22 DICEMBRE 2019

Cari fratelli,

il Natale del Signore ci ricorda la sua venuta nella carne per salvare ciò che era immerso nelle tenebre del peccato.

L’incarnazione del Verbo-Figlio di Dio nella nascita di un bambino dal grembo della Vergine Maria segna l’inizio della nostra salvezza e la partecipazione della nostra natura alla vita divina.

Il Natale del Signore implica il riconoscimento del suo mistero e la risposta dell’uomo mediante l’accoglienza della fede.

Dal mistero centrale della nascita del Figlio di Dio, si passa a considerare la sua manifestazione al mondo con la chiamata delle genti, con la Festa dell’Epifania, la sua vita in famiglia, con la Festa della Sacra Famiglia, la proclamazione al Giordano della sua figliolanza divina e investitura messianica, nella Festa del Battesimo del Signore.

Il primo gennaio è dedicato alla Madre di Dio.

Nonostante la varietà delle celebrazioni liturgiche, uno solo è l’evento salvifico commemorato nei suoi vari aspetti e momenti: l’Incarnazione del Signore e la sua manifestazione all’umanità.

Dice Leone Magno: “Il nostro Salvatore è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita. Esulti il santo, perché si avvicina il premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono. Riprenda coraggio l’incredulo, perché chiamato alla vita”.

Buon Natale a tutti nella gioia e nella serenità della Santa Notte.

Don Emilio