Archivi categoria: Calendario Liturgico

CAMMINARE INSIEME dal 14 al 21 aprile 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com

Calendario Liturgico

Domenica 14(III Pasqua):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Roberto ed Anita
ore 11.00: Natalina Bersan

Lunedì 15: ore 16.30

Martedì 16:
ore 16.30: Primino e famigliari defunti

Mercoledì 17: ore 8.30

Giovedì 18: ore 8.30

Venerdì 19:
ore 8.30: Mario e Famigliari defunti

Sabato 20:
ore 10.00: Battesimo
ore 17.00: Marco Casella

Domenica 21(IV Pasqua):  
ore 8.00: Antonio Boggiani ed Anna Vitti
ore 9.30 (alla Motta):Fam. Penna, Fietta ed il piccolo Oliver
ore 11.00: defunti fam. Gandini Sciorati

Messaggio

Cari fratelli,

il dono pasquale della remissione dei peccati permea tutto il lezionario odierno. L’iniziativa è di Cristo stesso che, entrando nella sua Chiesa, offre la sua reale presenza salvifica. Non è un fantasma, come immaginavano spaventati gli apostoli, ma ha carne ed ossa. Il primato di Dio e di Cristo è inoltre ribadito da Pietro (“Dio ha glorificato il suo servo Gesù e l’ha resuscitato dai morti”), e da Giovanni, che nella sua lettera scrive: “Gesù Cristo giusto, nostro avvocato presso il Padre”. La remissione dei peccati è quindi un dono che nasce dalla croce e dalla gloria che Cristo consegue con il suo supplizio.

Questo dono non è però né automatico né magico, perché esige una risposta attiva da parte dell’uomo e cioè la conversione. Lo ripete Pietro: “pentitevi e cambiate vita”. Lo ribadisce Cristo stesso risorto: “saranno predicati a tutte le genti la conversione ed il perdono dei peccati”. Lo esprime parallelamente Giovanni con l’appello all’osservanza dei coman-damenti. Nella Pasqua cristiana il Cristo risorto, avvocato presso il Padre (sempre vivo per intercedere per noi, dice la lettera agli Ebrei) e l’uomo peccatore convertito si incontrano e costituiscono la nuova comunità, la Chiesa pasquale. Alla libertà dell’offerta divina corrisponde però la libertà dell’accettazione umana: Dio nella sua immensa bontà ci ha lasciati liberi di accettare o meno la sua proposta di amore; di seguire o meno la via del bene e della vita, con tutto ciò che ne consegue. Come ebbe a scrivere un grande pensatore del secolo scorso, H. de Lubac, “tutto il problema della vita spirituale consiste nel liberare questo desiderio di vita, che è insito in ognuno di noi, e nel trasformarlo in conversione radicale senza la quale non si entra affatto nel Regno.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 7 al 14 aprile 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 7(II Pasqua):  
ore 8.00: defunti fam. Ferrari e Bianchi
ore 9.30 (alla Motta): Carmela, Vincenzo e Carlo
ore 11.00: Danilo e Celestina

Lunedì 8: ore 16.30 ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE

Martedì 9: ore 16.30

Mercoledì 10: ore 8.30

Giovedì 11:
ore 8.30: Pasquale ed Angelina

Venerdì 12: ore 8.30

Sabato 13:
ore 17.00: Angelo, Angela, Enrico, Giuditta e fam. defunti

Domenica 14(III Pasqua):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Roberto ed Anita
ore 11.00: Natalina Bersan

Messaggio

Cari fratelli,

le letture di oggi, II domenica di Pasqua, ci offrono una meditazione sulla fede, esaminata nel suo itinerario difficile e travagliato di Tommaso, celebrata poi nella sua radice nella lettera di Giovanni (chiunque crede è nato da Dio). Negli Atti degli Apostoli è infine definita nell’oggetto del credere (“rendere testimonianza della resurrezione del Signore Gesù” e “Gesù è il Cristo”). Diventa così fonte di gioia (“gioirono nel vedere il Signore”; “beati coloro che non avendo visto crederanno”; “questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso”).

C’è inoltre il tema dell’amore, esaminato nell’itinerario spirituale della comunità di Gerusalemme, itinerario che sarà travagliato e conoscerà momenti bui, come è umanamente pensabile, ma che qui è celebrato nella sua radice divina (chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato) e definito nell’oggetto dell’amore (amare i figli di Dio) e considerato come fonte di gioia e di pace (avevano un cuor solo ed un’anima sola). Soprattutto oggi siamo dunque invitati alla liberazione dall’ossessione delle cose, del verbo avere, dell’oggetto e della proprietà, per riscoprire lo spirito, l’essere, il soggetto e la donazione: “è molto più bello dare che ricevere” (At 20,35).

S. Massimo, vescovo di Torino, così si esprime: “la Pasqua genera la fede e la fede genera amore”.

Lunedì è la festa dell’Annunciazione del Signore: non la si è potuta celebrare alla data tradizionale del 25 marzo, perché eravamo in piena settimana santa. La si celebra dunque il lunedì dopo la domenica della divina Misericordia.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 30 marzo al 7 aprile 2024

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Calendario Liturgico

Sabato Santo 30:  
ore 21.00: Solenne Veglia Pasquale: don Luigi Perotti e genitori

Domenica 31(Pasqua):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giovanni Corona
ore 11.00: Carlo e Mauro; Pier Emilio

Lunedì 1/4:
ore 10.00: Carmela Altobianchi

Martedì 2:
ore 16.30: Emilio, Ernesto e Teresa

Mercoledì 3: ore 8.30

Giovedì 4: ore 8.30

Venerdì 5: ore 8.30

Sabato 6:
ore 17.00: Luigi e Marina Facioli

Domenica 7(II Pasqua):
ore 8.00: defunti fam. Ferrari e Bianchi
ore 9.30 (alla Motta): Carmela, Vincenzo e Carlo
ore 11.00: Danilo e Celestina

Messaggio

Cari fratelli,

il primo messaggio che ci giunge dalla liturgia pasquale è tutto terreno: la terra, con l’itinerario storico di Gesù mirabilmente sintetizzato nell’epigrafe tracciata da Pietro nella sua catechesi a Cornelio: “Gesù dovunque passasse faceva del bene”. La Pasqua è l’esaltazione di una salvezza che passa attraverso la resurrezione, cioè attraverso il recupero dell’essere intero in un nuovo ordine di rapporti. Essere in sintonia con la Pasqua di Cristo comporta la nostra unione con il suo amore terreno, nella trasformazione dell’intera realtà esistente.

Il secondo messaggio è tutto verticale, il cielo, il lassù della lettera ai Colossesi. La vocazione umana ha una meta trascendente; attraverso la Pasqua il cristiano è veramente figlio di Dio ed è collocato nella sfera del divino, partecipe della stessa natura di Dio. Il Dio totalmente altro nella Pasqua attira a sé l’umanità fedele e da quel momento per l’uomo si dischiude un orizzonte infinito: come dicono i santi padri orientali: “entra in te e troverai là Dio, gli Angeli ed il Regno”.

Ma la Pasqua è anche il sepolcro, vinto da Cristo. La tomba nel linguaggio biblico è simbolo della morte. Il destino dell’uomo è ormai strappato alla morte; il sepolcro è vinto; la vita trionfa; la speranza diventa la guida per il credente. Totalmente conquistato da Dio attraverso la resurrezione di Cristo, fratello dell’intera umanità, il fedele sente in sé quanto il grande Agostino afferma: “tu ci hai fatti per Te ed il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te. È per Te solo che io vivo, parlo e canto”.

Con mercoledì prossimo la messa feriale passa al mattino alle ore 8.30. Al lunedì ed al martedì rimane però al pomeriggio alle 16,30.

A tutti una buona e santa Pasqua. Don Emilio

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 24 al 31 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 24 (Le Palme):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Agnese e Pietro
ore 11.00: Guerrina e Giuseppe Pessini

Lunedì 25: ore 16.30

Martedì 26: ore 16.30

Mercoledì 27: ore 16.30

Giovedì Santo 28:
ore 21.00 def. Celestina Albertini

Venerdì Santo 29:  
ore 15.00: Via Crucis
Ore 21.00: Liturgia della Croce

Sabato Santo 30:  
ore 21.00: Solenne Veglia Pasquale: don Luigi Perotti e genitori

Domenica 31(Pasqua):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giovanni Corona
ore 11.00: Carlo e Mauro; Pier Emilio

Messaggio

Cari fratelli,

iniziamo con oggi la Grande Settimana, durante la quale rivivremo e riattualizzeremo i momenti cruciali della nostra redenzione:
l’istituzione dell’Eucarestia,
il giovedì di quell’ultima cena;
la passione e la morte del Salvatore il venerdì
ed infine la Resurrezione nella gloria in quel mattino dell’ottavo giorno.

Rivivere questi misteri significa scendere al cuore della nostra fede nel Risorto, che nella sua morte ha vinto la nostra morte e ci ha resi liberi. Il Dio della croce è il Dio svuotato, solidale con l’uomo sino alla frontiera estrema della morte. Da questa vicinanza completa e totale nasce una diversa concezione di Dio: non è più un Dio isolato nella sua splendida sfera trascendente, come era il Dio dell’Antico Testamento, ma si fa solidale e fratello. Da questa concezione di Dio nasce anche una diversa concezione dell’uomo: la carne e la storia dell’uomo hanno ora un senso, contengono un seme di divinità e di eternità che sta crescendo e fiorendo. Il mondo e l’uomo sono ora santi perché consacrati dal passaggio di Dio. È nata la storia della salvezza. Da questa vicinanza estrema nasce anche una diversa concezione del destino: alla visione del Dio giudice si sostituisce quella del Dio che ama e che si dona per riscattare dal male e dal peccato il fratello più debole. Per testificare questa presenza in mezzo a noi, ci ha lasciato il sacramento del pane e del vino, cibo spirituale in segno di eterna alleanza. La settimana santa è anche la settimana dedicata al sacramento del perdono. Nell’impossibilità di avere confessori straordinari, siete pregati di provvedere per tempo. Io resto a disposizione per chiunque lo desideri, specialmente nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, mattino e pomeriggio. Se non mi trovate in chiesa, chiamatemi in casa.

A tutti buona Settimana Santa e una buona Pasqua.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 17 al 24 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 17():  
ore 8.00: fam. Vitti Emilio e Boggiani Mario
ore 9.30 (alla Motta): Mario ed Alessandra Sacchi
ore 11.00: Mariangela

Lunedì 18: ore 16.30:

Martedì 19 (S. Giuseppe):
ore 16.30 in Chiesa

Mercoledì 20: ore 16.30

Giovedì 21: ore 8.30

Venerdì 22: ore 16.30
Ore 20.30 Via Crucis per il paese

Sabato 23: ore 17.00: Dante e Lina

Domenica 24 (Le Palme):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Agnese e Pietro
ore 11.00: Guerrina e Giuseppe Pessini

Messaggio

Cari fratelli,
la Quaresima volge rapidamente al termine; domenica prossima saremo già alla domenica delle Palme, preludio alla Settimana Santa. Nella Pasqua di Cristo tra Dio e l’uomo si stabilisce quasi un ponte di comunicazione. È l’alleanza nuova, non siglata con sacrifici umani ma con l’oblazione del Figlio, vittima e sacerdote. Il primo spunto di riflessione ci riconduce perciò al tema del sacrificio di Cristo che ci salva e ci coinvolge. Ciò che la lettera agli Ebrei esprime è un Credo condiviso in tutto il Nuovo Testamento: la solidarietà di Gesù con l’uomo sofferente e peccatore, fondata su di una radicale fedeltà a Dio fino alla morte, al sacrificio della vita. Dio risponde accettando questa vita offerta. Il sacrificio è dunque creativo e salvifico. Anche il nostro sacrificio di membra del corpo di Cristo completa ciò che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo corpo: la Chiesa.

Il sacrificio di Cristo non si attua solo nella morte, ma anche in tutta la vicenda pasquale: Gesù non è tanto un martire esemplare per un ideale umanitario. Egli passando attraverso la solidarietà estrema alle qualità più umane, quali la morte ed il dolore, pone in esse il germe dell’eternità e della vita. Per questo tutta la visione cristiana è contemporaneamente realistica ed ottimistica, è carne e spirito, grano morto e spiga matura; è perdere per ritro-vare; è vita terrena e vita eterna; è umiliazione per la glorificazione; è morte e vita; è umanità e divinità. Non dobbiamo ridurre la fede alla sola dimensione orizzontale di impegno concreto contro il male e l’ingiustizia, ma neppure ridurla alla sola spiritualità legata ad un orizzonte nebuloso e lontano. La visione cristiana della vita è come la croce di Cristo, nella visione di S. Agostino: il braccio orizzontale accoglie l’umanità intera e la sua realtà, mentre quella verticale ci indirizza a Dio. Ma i due bracci sono intimamente connessi nel cuore di Cristo uomo e Dio.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 10 al 17 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 10(IV Quar.):  
ore 8.00: defunti fam. Perversi Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Renato
ore 11.00:Carla e Felice Furiosi

Lunedì 11:
ore 16.30: Pietro Borloni e genitori

Martedì 12: ore 16.30

Mercoledì 13: ore 16.30

Giovedì 14:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Venerdì 15:
ore 16.30: Pierangelo ed Enrico

Ore 20.30 Via Crucis

Sabato 16:
ore 17.00: Piero ed Anna Milani

Domenica 17():  
ore 8.00: fam. Vitti Emilio e Boggiani Mario
ore 9.30 (alla Motta): Mario ed Alessandra Sacchi
ore 11.00: Mariangela

Messaggio

Cari fratelli,
anche oggi la liturgia ci pone davanti la tragedia immane del peccato: Israele è infedele (1 lett.), noi siamo morti per i nostri peccati (2 lett.), il mondo fa il male ed odia la luce (Vang.). Contro ogni orgoglio od autosufficienza è necessario ricuperare il senso del peccato. La coscienza del proprio limite e della propria miseria è il primo passo per allontanare ogni negazione dell’amore ed è il primo passo verso Cristo Salvatore. Il nostro itinerario terreno ricorda da vicino il lento peregrinare di Israele nel deserto: anche noi ci imbattiamo nelle oscurità e nelle incertezze del nostro cammino, sicuri però che alla fine ci attende, come allora, la terra promessa.

Certo la nostra iniquità si può incontrare con volto misericordioso di Dio. Israele può ritornare nella propria terra dopo l’esilio, noi riviviamo in Cristo; il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché il mondo si salvi. Scoperta la propria miseria, si deve scoprire anche lo splendore della misericordia e dell’amore di Dio. Dio è ricco di misericordia, come ci dice Paolo, con una frase suggestiva divenuta titolo dell’omonima enciclica di S. Giovanni Paolo II: “Credere nel Figlio crocifisso significa credere che l’amore è presente nel mondo e che questo amore è più potente di ogni genere di male in cui l’uomo, l’umanità ed il mondo sono coinvolti”. Celebrare la Pasqua è quindi celebrare la speranza nella misericordia divina. È la rinascita dell’ottimismo in noi stessi e negli uomi-ni.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 25 febbraio al 3 marzo 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 25(II Quar.):  
ore 8.00: Gino Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Ester. Luigi ed Anna
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Lunedì 26: ore 16.30

Martedì 27: ore 16.30

Mercoledì 28: ore 16.30

Giovedì 29: ore 16.30

Venerdì 1/3:
ore 16.30: Angela e Renato
Ore 20.30 Via Crucis

Sabato 2: ore 17.00: defunti fam. Angoli

Domenica 3(III Quar.):  
ore 8.00: Gregorio, Francesco e Tassi Teresa
ore 9.30 (alla Motta): Carlo e Mariuccia
ore 11.00: Liliana Sciorati e Mariangela Sozzani

Messaggio

Cari fratelli,
la prima lettura ci presenta la prova estrema di fede richiesta ad Abramo: il sacrificio dell’unico figlio, speranza della sua discendenza. Quel terribile viaggio di tre giorni, verso il luogo dell’olocausto, è la salita al Calvario di Abramo. L’agonia di Abramo, l’agonia di Isacco, l’agonia di Cristo, l’agonia di ogni credente costituiscono l’esperienza prima e più comune di ogni credente. La crisi della Passione, la solitudine degli uomini e lo scandalo della croce sono dati costanti della nostra vita di fede. Il perché di fronte al dolore innocente, alla sofferenza che prima o poi incombe su ogni uomo, non ha una risposta umana. Il cammino di fede comprende il silenzio, la solitudine davanti a Dio e la prova per raggiungere la luce.

Al termine però brilla la Pasqua-Trasfigurazione. Gesù sulla croce urla la sua disperazione con le parole del salmo 22, preghiera certamente di desolazione, ma che sbocca in un finale di gioia e di pace. Il grano affidato alla terra muore ma dà frutto nella spiga. La Pasqua nasce dal terreno della passione, ma è riscatto della stessa passione e morte.

Bisogna perciò partecipare all’umanità di Cristo per condividerne la gloria. Francesco d’Assisi nella sua agonia, secondo quanto narra il suo biografo S. Bonaventura, volle che lo si ponesse sulla nuda terra per unirsi in modo più perfetto al creato e per imitare da vicino Cristo crocifisso, povero, sofferente e nudo. Ma questo distacco da sé e dalle cose gene-ra lo splendore della promessa di Abramo e la luce della Trasfigurazione pasquale.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 18 al 25 febbraio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 18(I Quar.):  
ore 8.00: Anna Vitti ed Antonio Boggiani
ore 9.30 (alla Motta): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Lunedì 19: ore 16.30

Martedì 20:
ore 16.30: Bisoni Rosa e famigliari defunti

Mercoledì 21:
ore 16.30: Piera, Rina, Giovanni e genitori

Giovedì 22: ore 16.30

Venerdì 23:
ore 16.30
Ore 20.30 Via Crucis

Sabato 24:
ore 17.00: Dionilo Codecà e Giuseppina Barbarini

Domenica 25(II Quar.):  
ore 8.00: Gino Necchio
ore 9.30 (alla Motta): Ester. Luigi ed Anna
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Messaggio

Cari fratelli,
abbiamo iniziato con mercoledì il percorso quaresimale, tempo forte durante il quale siamo invitati ad intensificare le opere di pietà, nel digiuno e nella preghiera. Il digiuno non è mai fine a se stesso, ma vuole riportarci all’essenzialità delle cose, del nostro vivere e del nostro essere cristiani, per celebrare con piena consapevolezza, il mistero pasquale, evento fondante della nostra fede.

Siamo invitati a riscoprire il valore inestimabile del nostro battesimo: dal sepolcro di pietra risorge il Cristo glorioso; dal sepolcro d’acqua nasce l’uomo nuovo.

Ma l’efficace nuova creazione operata dalla Grazia non è magia, né cade su terreno neutro. Destinatario è l’uomo libero, chiamato ad intrecciare un dialogo d’amore con il suo Dio. Alla grazia battesimale ricevuta nel battesimo, l’uomo deve rispondere con la parola viva della sua conversione. Il cambiamento di mentalità richiestoci ci permette di liberare la nostra tensione verso Dio: è l’esplosione gioiosa del nostro desiderio di Dio, della nostalgia e del nostro abbandono in lui. È trasformazione prima del cuore e poi della vita. Conversione significa un radicale mutamento di se stessi per acquistare la dimensione della vita di Cristo.

Alla conversione ed alla salvezza si oppone spesso la tentazione che è simile ad una galleria oscura. Israele nel deserto non riesce ad uscire da questo tunnel. Cristo, il nuovo Israele, ne esce invece come Messia Salvatore. La tentazione è il segno della nostra umanità, vissuta anche da Cristo. È il campo costante in cui siamo collocati, ma dal quale può na-scere il nostro sì limpido e totale a Dio.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 11 al 18 febbraio 2024

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Tel. 0382 587113
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Calendario Liturgico

Domenica 11(VI T.O.):  
ore 8.00: d. Gianpaolo, genitori e fratelli
ore 9.30 (alla Motta): fam. Vaghi
ore 11.00: Pino e Rosetta

Martedì 13: ore 16.30

Mercoledì 14 (Le Ceneri):    
ore 16.30

Giovedì 15:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Sabato 17: ore 17.00: Amalia e Siro

Domenica 18(I Quar.):  
ore 8.00: Anna Vitti ed Antonio Boggiani
ore 9.30 (alla Motta): per la comunità
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,
mercoledì prossimo inizia la Quaresima: questo periodo di purificazione e di approfondimento della fede non deve essere sprecato. Ogni anno la Chiesa ci invita a prepararci convenientemente e con consapevolezza alla celebrazione del mistero pasquale, centro e sostegno del nostro credere. Nella preghiera, nelle opere di carità e nel digiuno si attua quell’invito a penitenza di cui parlano spesso i Padri della Chiesa.

Mercoledì dunque vi invito al rito dell’imposizione delle ceneri, segno dell’inizio del nostro cammino penitenziale e di conversione, ed ogni venerdì al pio esercizio della Via Crucis.

Ricordo che tutti i venerdì di quaresima sono giorni di astinenza dalle carni, mentre il mercoledì delle Ceneri ed il venerdì Santo sono anche giorni di digiuno. Al digiuno sono tenuti tutti coloro che, in buona salute, abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni.

Anche oggi le letture pongono alla nostra attenzione il problema della sofferenza, propria, in particolare, di chi aveva la sventura di contrarre la lebbra, malattia temutissima e considerata un vero castigo di Dio. Sia la teologia che la filosofia si ritrovano sprovvedute e senza parole dinnanzi a quel complesso di male causato dalla natura, dalle persone e dalle strutture. C’è troppo dolore innocente e assurdo da poter essere razionalizzato eticamente. La storia è testimone dell’impotenza dell’uomo a realizzare il sogno di una società libera dal dolore. Il dolore è dunque il campo drammatico in cui si rischia la fede o si compie l’apostasia. Cristo è costantemente presente in questa zona di frontiera dell’esistenza umana. La sua presenza è lotta contro il male: non conosce esitazioni od egoismi. Là dove c’è il dolore, là si devono rendere presenti anche i cristiani. Là dove c’è il male, là il cristiano deve agire.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 4 al 11 febbraio 2024

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Tel. 0382 587113
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Calendario Liturgico

Domenica 4(V T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Gabriella
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Lunedì 5:
ore 16.30: Maria Certani e fam. defunti

Martedì 6: ore 16.30

Mercoledì 7: ore 16.30: Lina e Rino

Giovedì 8:
ore 16.30: Gianna Bertolotti

Venerdì 9: ore 16.30

Sabato 10:
ore 17.00: Ines e def. Famiglia Perotti

Giornata del malato. Durante la s. Messa, Unzione degli Infermi

Domenica 11(VI T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Vaghi
ore 11.00: Pino e Rosetta

Messaggio

Cari fratelli,
i testi che vengono offerti alla nostra meditazione in questa domenica ben si addicono alla settimana che sta per iniziare, segnata dalla festa di Maria, Nostra Signora di Lourdes, anticipata a sabato, per lasciare inalterato il senso della domenica. In quel giorno ricorderemo tutti gli ammalati, perché ritrovino la salute, come quelli risanati per intercessione di Maria e dal Signore Gesù, dei quali ci parla il Vangelo.

Dalle letture di oggi possiamo desumere che la totalità è alla radice della fede. Infatti il riecheggiare nei testi dell’aggettivo tutto e l’esperienza universale del dolore incarnata da Giobbe costituiscono uno spunto di riflessione in questo senso. La vicenda religiosa è una questione che tocca tutti e che ci apre a tutti.

La liturgia di oggi ci presenta alcuni sofferenti: la suocera di Pietro, i miracolati del Vangelo e, soprattutto Giobbe, quasi emblema del tema anche a causa del libro che ne raccoglie il grido. Il dolore descritto da Giobbe è un simbolo della vicenda universale dell’umanità, un dolore che trova quasi nella morte un incentivo, trasformandosi in incubo; un dolore che ha come sbocco verso cui convergere solo la morte e la tomba. Cristo si rivolge a questa realtà umana universale. Non si rivolge solo ad alcuni, ma di tutti condivide l’ansia, la sofferenza e le attese, per tutto recuperare, perché Dio sia tutto in tutti.

La totalità è anche lo scopo della fede: il gratuitamente di cui parla Paolo, il guarire continuo di Gesù, con il rifiuto di ogni acclamazione popolare, la generosità che rifiuta un facile consenso. Testimoniano la totalità della donazione che solo la fede è in grado di generare.

A tutti una buona settimana. Don Emilio