Tutti gli articoli di Marco

06 FEBBRAIO 2022

Domenica 06 febbraio, V del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Maria Garbelli

Ore 09.30:   Gabriella

Ore 11.00:   Massimo e Luigi Corona

Lunedì 07 febbraio

Ore 16.30:   Rino e Lina Arbasini

Martedì 08 febbraio

Ore 16.15

Mercoledì 09 febbraio

Ore 16.30:   Don Giuseppe, Alice e genitori

Giovedì 10 febbraio

Ore 16.30

Venerdì 11 febbraio, N.S. di Lourdes

Ore 16.30:   Fam. Vaghi. GIORNATA DEL MALATO

Sabato 12 febbraio

Ore 17.00:   Ines Perotti e fam.

Domenica 13 febbraio, VI del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Fam. Guardamagna Beretta

Ore 09.30:   Fam. Mantegazzi

Ore 11.00:   Pietro Ghisi ed Elsa Carbonini

06 FEBBRAIO 2022

Cari fratelli,

oggi, giornata dedicata alla celebrazione della vita, in tutte le sue sfaccettature torniamo a parlare di vocazione sottolineando di essa alcune dimensioni concrete.

La vocazione nasce dalla libertà: “Eccomi, manda me!” (Is 6,8).

La vocazione nasce nel tempio, nel silenzio e nella preghiera.

La vocazione può anche nascere nel rumore delle strade, nella vita quotidiana e nei suoi problemi.

Così avvenne per Simone, Giacomo e Giovanni.

La vocazione parte da Dio: “Chi manderò?” (Is 6,8).

Esiste però una certezza, una pace nel chiamato.

“Per grazia di Dio sono quello che sono” confessa Paolo.

La vocazione cristiana è missionaria: “Sarai pescatore di uomini”.

Paolo riceve e trasmette l’annuncio pasquale. I doni non sono da seppellire sotto terra.

La vocazione cristiana è pasquale: annuncia la salvezza.

Proclama il credo che oggi Paolo insegna nella seconda lettura: una nuova storia è aperta cui tutti gli uomini possono partecipare.

Noi annunziamo la vita e la speranza.

Il cristiano ama la vita e ritiene che ogni vita debba essere spesa sino in fondo.

Per questo celebriamo oggi la giornata della vita, del bimbo che ancora deve nascere come dell’infermo nel suo letto di dolore.

L’uomo nella sua arroganza, spesso nella sua disperazione, si ritiene padrone della vita, ma la conoscenza del bene e del male appartiene solamente al Signore.

Venerdì prossimo, nella festa della Beata Vergine di Lourdes, ricorre la festa del malato.

Mentre invochiamo la nostra guarigione dalle tante malattie che ci affliggono, ricordiamo che la malattia non è segno di maledizione: fa parte della nostra fragilità umana e dovrebbe insegnarci un po’ di umiltà nel nostro delirio di onnipotenza.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

30 GENNAIO 2022

Domenica 30 gennaio, IV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Giuseppe Ballerini e Maria Befera

Ore 09.30:   Anela Milani

Ore 11.00:   Silvio e Rosa Perotti

Lunedì 31 gennaio, San Giovanni Bosco

Ore 16.30

Martedì 01 febbraio

Ore 16.15:   Mariuccia e fam.

Mercoledì 02 febbraio

Ore 16.30:   Candelora

Giovedì 03 febbraio

Ore 16.30:   Francesco Moro (benedizione della gola)

Venerdì 04 febbraio

Ore 16.30

Sabato 05 febbraio

Ore 17.00:   Emma, Mario, Angela, Lina e Libero

Domenica 06 febbraio, V del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Maria Garbelli

Ore 09.30:   Gabriella

Ore 11.00:   Massimo e Luigi Corona

30 GENNAIO 2022

Cari fratelli,

oggi la liturgia pone alla nostra attenzione le esperienze drammatiche di Geremia e di Gesù nella sinagoga del suo paese.

Geremia vive il dramma di una vocazione e di un’esistenza travagliata.

Gesù vive il dramma del rifiuto da parte dei suoi concittadini.

Nonostante il tradimento ed il terrore, Geremia annunzierà per tutta la vita la Parola, pur davanti alla aperta ostilità dei cittadini di Gerusalemme.

Nonostante la reazione ostile degli abitanti di Nazaret, Gesù inizia il suo ministero di speranza e di salvezza in Galilea.

Nonostante il silenzio frequente di Dio anche noi dobbiamo continuare il nostro itinerario scegliendo la via difficile ma fruttuosa della speranza.

Geremia è un profeta, cioè una parola in nome di Dio.

Cristo è presentato da Luca come il profeta per eccellenza, portatore della Parola definitiva di Dio da comunicare a noi.

I ministri della Chiesa sono profeti di Cristo.

“Noi fungiamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro” (2Cor 5,20).

I cristiani ricevono nel battesimo lo Spirito profetico così da essere luce nel mondo, città posta sul monte.

La testimonianza profetica è uno specifico, troppo spesso dimenticato o semplificato, della comunità cristiana.

L’amore è un altro specifico della profezia, dell’etica e della comunità cristiana.

Un amore che è come la croce di Cristo: verticale, perché sale al Padre, ma con due braccia orizzontali per accogliere tutti gli uomini.

Recita un’antica preghiera: “Signore Gesù, aiutaci perché ti amiamo di più; aumenta l’amore, infiammalo e purificalo. Tu non sei l’amore crudele, così da essere solo un oggetto, indifferente se qualcuno ti ami o no. Tu sei il perfetto amore che scaccia il timore. Tu sei l’amore che ama chi manifestamente ti ama e lo educhi perché ti ami di più”.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

23 GENNAIO 2022

Domenica 23 gennaio, III del Tempo Ordinario e domenica della Parola

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Guardamagna e Beretta

Ore 11.00:   Luisa e Mario

Lunedì 24 gennaio

Ore 15.00:   FUNERALE

Martedì 25 gennaio

Ore 16.15:   Conversione di S. Paolo (per l’unità dei cristiani)

Mercoledì 26 gennaio

Ore 16.30

Giovedì 27 gennaio

Ore 16.30

Ore 21.00:   Lezione biblica

Venerdì 28 gennaio

Ore 16.30

Sabato 29 gennaio

Ore 17.00:   Dionilo Codecà e Giuseppina Barbarini

Domenica 30 gennaio, IV del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Per i giovani

Ore 11.00:   Silvio e Rosa Perotti

23 GENNAIO 2022

Cari fratelli,

giovedì prossimo in oratorio ci sarà il secondo incontro biblico dal titolo: “la Bibbia viene da un mondo civile; non è un libro per ingenui”.

Gli altri due incontri sono previsti per il 24 febbraio ed il 24 marzo.

Raccomando la vostra presenza: si tratta infatti di lezioni molto interessanti per chi voglia approfondire le radici della propria fede.

Gregorio Magno, in una lettera giustamente famosa ed indirizzata al medico dell’imperatore, scriveva: “Cerca di meditare ogni giorno le parole del tuo creatore. Impara a conoscere il cuore di Dio dalle parole di Dio, perché tu possa desiderare più ardentemente i beni eterni e con maggiore desiderio la tua anima si accenda per i beni del cielo”.

L’impegno di ogni cristiano nell’arco dell’anno liturgico dovrebbe essere quello di riuscire a leggere e a meditare almeno l’intero testo evangelico proposto via via nella liturgia domenicale.

Cristo è carne e divinità.

La Parola è storia ed eternità.

Luca insiste su questo inestricabile intreccio.

La risposta dell’uomo deve dunque essere carne e fede, cioè esistenza morale ed adesione interiore.

A Nazaret Cristo annuncia un vangelo che è “Spirito del Signore” ma anche liberazione dei prigionieri e degli oppressi.

Se la storia di Gesù è conosciuta attraverso lo studio, l’approfondimento del Vangelo, il mistero di Cristo è svelato attraverso l’annuncio dei ministri della Parola.

La Chiesa, corpo di Cristo è il luogo privilegiato per l’annuncio del Vangelo.

Un annuncio vario, diversificato secondo il dono e le capacità, amplificato nel mondo da voci differenti.

Unità di Cristo ed unità del suo corpo sono paralleli alla ricchezza infinita del suo mistero ed alla sconfinata effusione dei carismi nella Chiesa.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

16 GENNAIO 2022

Domenica 16 gennaio, II del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Penna, Fietta e piccolo Oliver

Ore 11.00:   Fam. Gatti Comini, Gorelli, Bellitra e Pianisani

Lunedì 17 gennaio

Ore 16.30

Martedì 18 gennaio

Ore 16.15

Mercoledì 19 gennaio

Ore 16.30

Giovedì 20 gennaio

Ore 16.30:   Mario, Giovannina e Pietro

Venerdì 21 gennaio

Ore 16.30

Sabato 22 gennaio

Ore 17.00:   Achille Marizzoli, Anniversario matrimonio Adriana e Roberto

Domenica 23 gennaio, III del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Guardamagna e Beretta

Ore 11.00:   Luisa e Mario

16 GENNAIO 2002

Cari fratelli,

il rapporto d’amore nuziale è segno dell’amore che unisce Dio e la sua creatura secondo un’ininterrotta linea teologica biblica che ha il suo sigillo nelle ultime battute dell’Apocalisse: “Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa per il suo sposo… E lo Spirito e la sposa dicono: vieni!”.

L’amore umano, la bellezza, la gioia diventano il paradigma per conoscere Dio che è amore.

Nell’amore umano si legge l’amore rivelato di Dio.

L’amore umano ha quindi un valore di segno.

Il mistico persiano Al-Kasciani, morto nel 1330, scriveva: “il vero bello e il vero amore è Iddio e tutto ciò che vi è di bello e di amabile al mondo è una manifestazione della sua bellezza e del suo amore. Tutte le volte che noi scorgiamo un essere bello o innamorato, gli occhi del nostro intelletto dovrebbero essere rivolti verso di Lui; in dire-zione di Lui protendersi il nostro intimo”.

L’amore sponsale, l’amore fraterno, l’amore ecclesiale costituiscono uno dei più alti argomenti apologetici sull’esistenza di Dio.

I nostri padri credevano a causa dei miracoli; noi dovremmo credere nonostante i miracoli, ridimensionando di conseguenza certe forme di religiosità troppo materialistiche, perché, ci ricorda Paolo, sono i Giudei che cercano segni.

Giovanni ci insegna che il miracolo evangelico e quelli che si succederanno nella storia sono come tasselli in grado di svelare sempre più il mistero di Cristo.

Più che interrogarsi sul come è avvenuto e su tutte le dimensioni taumaturgiche dell’evento, ci si dovrebbe chiedere che cosa esso significhi per noi, per la rivelazione di Dio.

A Cana si svela non tanto la potenza di un essere superiore quanto piuttosto l’amore di un Messia che viene a portare la sua gioia.

Come ammonisce Paolo nella seconda lettura, uno dei miracoli più grandi è il dono molteplice dei carismi che Dio effonde sulla sua Chiesa.

È questo il segno più alto e reale della sua azione nella trama spesso povera e misera della nostra storia.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

09 GENNAIO 2022

Domenica 09 gennaio, Battesimo del Signore

Ore 08.00:   Ercole e Lidia

Ore 09.30:   Fam. Bartolacci

Ore 11.00:   Mons. Diego Parodi

Lunedì 10 gennaio

Non c’è la messa

Martedì 11 gennaio

Non c’è la messa

Mercoledì 12 gennaio

Ore 16.30

Giovedì 13 gennaio

Ore 16.30

Venerdì 14 gennaio

Ore 16.30

Sabato 15 gennaio

Ore 17.00:   Pietro e Teresa Santagostino

Domenica 16 gennaio, II del Tempo Ordinario

Ore 08.00:   Per la comunità

Ore 09.30:   Fam. Penna, Fietta e piccolo Oliver

Ore 11.00:   Fam. Gatti Comini, Gorelli, Bellitra e Pianisani

09 GENNAIO 2022

Cari fratelli,

nei giorni di lunedì e martedì prossimi sarò assente.

Per eventuali emergenze sono sempre contattabile.

La festa del Battesimo del Signore segna la fine del periodo natalizio.

Con lunedì torniamo nella quotidianità del tempo ordinario e questo sino all’inizio della quaresima ai primi di marzo.

Il Battesimo di Gesù è la sua solenne ed ufficiale manifestazione.

Si può dire che il velo che avvolge questo misterioso cittadino di Nazaret si squarcia ed egli appare come il Figlio prediletto, il Servo del Signore, il Messia sul quale riposa lo Spirito del Signore.

Anche il battesimo del cristiano dovrebbe svelare il segreto che è operato in lui dallo Spirito.

Un segreto che si espande nell’annuncio della liberazione, della giustizia e della salvezza.

Il battesimo è la radice del ministero pubblico di Gesù e radice nel nostro ministero pubblico: non è documento polveroso di un archivio parrocchiale ma manifestazione e ministero.

Il battesimo ha quasi una sua naturale ramificazione nel sacramento della riconciliazione.

Il Sinodo dei vescovi nel suo documento su “La riconciliazione e la penitenza nella missione della Chiesa” afferma: “il frutto della riconciliazione è la vita di grazia ricevuta nel battesimo e nuovamente ricevuta, od accresciuta, nella penitenza sacramentale: il cristiano diviene, o ridiviene, per dono di Cristo e della Chiesa, nuova creatura. Mediante l’inabitazione dello Spirito Santo egli è conformato a Cristo Signore e viene reso capace di vivere secondo il vangelo attraverso i doni di grazia e delle virtù, e particolarmente attraverso la carità filiale e fraterna, con la quale si apre e si dona a Dio come al Padre ed agli altri come a fratelli”.

L’acqua ed il fuoco sono simboli antitetici: cancellano, purificano da un lato e dall’altro generano e producono.

Il battesimo non solo cancella il peccato, ma dona anche la vita divina.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio