CAMMINARE INSIEME dal 4 al 11 febbraio 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com

Calendario Liturgico

Domenica 4(V T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Gabriella
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Lunedì 5:
ore 16.30: Maria Certani e fam. defunti

Martedì 6: ore 16.30

Mercoledì 7: ore 16.30: Lina e Rino

Giovedì 8:
ore 16.30: Gianna Bertolotti

Venerdì 9: ore 16.30

Sabato 10:
ore 17.00: Ines e def. Famiglia Perotti

Giornata del malato. Durante la s. Messa, Unzione degli Infermi

Domenica 11(VI T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Vaghi
ore 11.00: Pino e Rosetta

Messaggio

Cari fratelli,
i testi che vengono offerti alla nostra meditazione in questa domenica ben si addicono alla settimana che sta per iniziare, segnata dalla festa di Maria, Nostra Signora di Lourdes, anticipata a sabato, per lasciare inalterato il senso della domenica. In quel giorno ricorderemo tutti gli ammalati, perché ritrovino la salute, come quelli risanati per intercessione di Maria e dal Signore Gesù, dei quali ci parla il Vangelo.

Dalle letture di oggi possiamo desumere che la totalità è alla radice della fede. Infatti il riecheggiare nei testi dell’aggettivo tutto e l’esperienza universale del dolore incarnata da Giobbe costituiscono uno spunto di riflessione in questo senso. La vicenda religiosa è una questione che tocca tutti e che ci apre a tutti.

La liturgia di oggi ci presenta alcuni sofferenti: la suocera di Pietro, i miracolati del Vangelo e, soprattutto Giobbe, quasi emblema del tema anche a causa del libro che ne raccoglie il grido. Il dolore descritto da Giobbe è un simbolo della vicenda universale dell’umanità, un dolore che trova quasi nella morte un incentivo, trasformandosi in incubo; un dolore che ha come sbocco verso cui convergere solo la morte e la tomba. Cristo si rivolge a questa realtà umana universale. Non si rivolge solo ad alcuni, ma di tutti condivide l’ansia, la sofferenza e le attese, per tutto recuperare, perché Dio sia tutto in tutti.

La totalità è anche lo scopo della fede: il gratuitamente di cui parla Paolo, il guarire continuo di Gesù, con il rifiuto di ogni acclamazione popolare, la generosità che rifiuta un facile consenso. Testimoniano la totalità della donazione che solo la fede è in grado di generare.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

CAMMINARE INSIEME

28 gennaio al 4 febbraio 2024

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Calendario Liturgico

Domenica 28(IV T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giuseppina, Angelo e Tina
ore 11.00: Ambrogio

Lunedì 29: non c’è la messa

Martedì 30: ore 16.30

Mercoledì 31:
ore 16.30: Emilio Cipolla

Giovedì 1/2: ore 16.30

Venerdì 2(Candelora):
ore 16.30: Mario Petrungaro (in Chiesa)

Sabato 3S. Biagio):
ore 17.00: Emma, Mario, Angela, Lina e Libero

(Benedizione della gola)

Domenica 4(V T.O.):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Gabriella
ore 11.00: Massimo e Luigi Corona

Messaggio

Cari fratelli,

la profezia (I lettura) e la verginità (II lettura) non sono nella visione biblica delle istituzioni ufficiali o degli stati civili ma stati di vita e carismi che hanno la finalità al grado massimo di esaltare la donazione a Dio ed ai fratelli. Il criterio di verifica della loro autenticità è l’amore.

Gesù è profeta perfetto in quanto Parola definitiva di Dio: il suo insegnamento (Vangelo) è lampada ai nostri passi nel cammino della vita. I due poli entro cui ogni riflessione pastorale e teologica si deve sviluppare sono da un lato la Parola di Dio rivolta all’uomo e, dall’altro, le mutevoli e concrete situazioni in cui essa viene accolta, intesa ed incarnata.

Gesù è profeta potente in opere: egli celebra la sua missione di salvatore dell’uomo integ-rale e ricostruisce la mappa meravigliosa della creazione originale. Anche l’uomo che sana le miserie della società ed opera per la giustizia è artefice del Regno. L’unicità tra l’uomo religioso e l’uomo artefice ed operoso costituisce il vero volto dell’uomo.

Gesù resta però un profeta misterioso. Il Vangelo di Marco è la storia di un lento itinerario dall’oscurità alla luce. Ogni uomo in ricerca è prezioso agli occhi di Dio; mentre l’intolleranza e l’integralismo cancellano l’anima profonda della fede che è vedere la luce nella luce (Sal 36, 10) attraverso un percorso che è ancora enigmatico, rischioso ed, a volte, persino drammatico.

Venerdì prossimo è la festa della presentazione del Signore:
benediremo le candele in Chiesa;
sabato, festa di S. Biagio, benedizione della gola nella messa delle 17.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

Settimane dal 21 al 28 gennaio 2024 CAMMINARE INSIEME

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Settimane dal 21 al 28 gennaio 2024

Calendario Liturgico

Domenica 21(III T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Lanati e Gemelli
ore 11.00: Cinzia Montagna e Giuliano Provani

Lunedì 22: ore 16.30: Marco Minghetti e famigliari defunti

Martedì 23: ore 16.30

Mercoledì 24: ore 16.30

Giovedì 25: ore 16.30

Venerdì 26: ore 16.30

Sabato 27: ore 17.00: Silvio e Rosa Perotti

Domenica 28(IV T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Giuseppina, Angelo e Tina
ore 11.00: Ambrogio

Messaggio

Cari fratelli,
le letture che oggi ci vengono proposte ci mostrano un Gesù che si sta prepa-rando ad iniziare il suo ministero pubblico. Isaia ci delinea le caratteristiche del Messia e Giovanni il Battista gli rende testimonianza e l’annuncio risuona in tutto il mondo.

Dio non ha preferenze di persone, ma si rivolge anche a chi sembrerebbe escluso come inutile ed indegno a causa della grettezza e della ottusità degli uomini. La giustizia di Dio è vinta dalla sua misericordia.

Il contenuto del nostro annuncio comprende due articoli di fede:

1. la certezza che Dio è vicino ed ha un progetto d’amore da attuare nella storia;
2. la risposta di fede e di vita che l’uomo deve offrire al suo Dio.

Gli abitanti di Ninive ed i discepoli di Cristo sono due esempi di ascolto-obbedienza all’annuncio di salvezza.

Alla luce dell’annuncio si riesce ad identificare il vero senso della vita e dei valori che si succedono sulla scena di questo mondo. Le scelte allora si trasformano e si centrano sui tesori che né ruggine né tignola possono consumare né ladri derubare. E il nostro destino diventa grandioso.

Sabato e domenica prossimi celebreremo il santo protettore della nostra gioventù: Giovanni Bosco.
Il calendario delle iniziative, ancora da definire, sarà comunicato nei prossimi giorni.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

Settimane dal 7 al 21 gennaio 2024 CAMMINARE INSIEME

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Settimane dal 7 al 21 gennaio 2024

Calendario Liturgico

Domenica 7(Battesimo del Signore):  
ore 8.00: Antonio Boggiani e Vitti Anna
ore 9.30 (alla Motta): fam. Rossetti
ore 11.00: per la comunità

Sabato 13: ore 17.00

Domenica 14(II T.O.):  
ore 8.00
ore 9.30 (alla Motta): fam. Bartolacci
ore 11.00: per la comunità

Lunedì 15: ore 16.30

Martedì 16: ore 16.30

Mercoledì 17: ore 16.30

Giovedì 18: ore 16.30

Venerdì 19: ore 16.30

Sabato 20:
ore 17.00: 60^ di matrimonio di Giovanni ed Addolorata

Domenica 21(III T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Lanati e Gemelli
ore 11.00: Cinzia Montagna e Giuliano Provani

Messaggio

Cari fratelli,
celebriamo oggi la festa del Battesimo di Gesù, ultima festa del tempo di Natale.
Gesù è legato alla trama normale della vita quotidiana della Galilea di allora. È un uomo normale che parla una lingua locale, l’aramaico galilaico, che risiede in un villaggio tra tanti, e che si confonde con l’umanità comune.

Ma in tre momenti di questa esistenza, che pure ha già risvolti misteriosi (la sue parola ed i suoi miracoli) la trama quotidiana si spezza ed ecco apparire il mistero nascosto in questa persona. La dichiarazione del Vangelo di oggi (Tu sei mio Figlio, l’amato) eccheggia all’inizio del ministero pubblico quando Gesù appare sulla scena ufficiale della Palestina, risuona a metà del percorso sul monte della Trasfigurazione e sarà sigillata sulla croce dalla voce di uno dei primi credenti: il centurione romano.

Il Battesimo è, perciò, un invito a scoprire il nostro mistero di figli adottivi, celato sotto le spoglie della nostra mortalità e miseria.

Nella settimana prossima dal 8 al 12 gennaio compreso, la messa feriale è sospesa perché sarò assente per i consueti Esercizi Spirituali con il Vescovo.

A tutti una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 31 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 31dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Calendario Liturgico

Domenica 31(Sacra Famiglia):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Anita e Roberto
ore 11.00: canto del Te Deum

Lunedì 1(Capodanno):
ore 10.00: Dina Mascherpa

Martedì 2: ore 16.30

Mercoledì 3: ore 8.30

Giovedì 4: ore 16.30

Venerdì 5 Prefestiva:
ore 17.00: Perotti Giuseppe e famigliari defunti

Sabato 6 (Epifania):
ore 8.00
ore 9.30 (alla Motta): Noemi ed Attilia
ore 11.00:

Domenica 7(Battesimo del Signore):
ore 8.00: Antonio Boggiani e Vitti Anna
ore 9.30 (alla Motta): fam. Rossetti
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,
rivivremo in questa settimana i momenti conclusivi delle festività natalizie. Oggi entriamo nel mistero della casa di Nazareth, dove ci avvolge quell’atmosfera di amore e di pace e di serenità che accompagnava la divina famiglia.

Lunedì, primo giorno dell’anno, è dedicato a Maria, Madre di Dio: l’inizio dell’anno civile è posto sotto il segno della benedizione efficace di Dio. Maria, Madre di Dio, è, nel vangelo del giorno, l’emblema ideale del fedele che medita nel cuore il mistero di Cristo.

È anche giornata tradizionalmente dedicata alla pace, impegno fondamentale da perseguire da parte di ogni uomo, specialmente oggi in questa nostra terra dilaniata da tante guerre.

Sabato celebreremo l’Epifania del Signore, canto dell’universalismo e della fratellanza tra tutti i popoli. Canto di luce e di gioia: la gioia della ricerca, la gioia della fede, connotati del credente che pure attraversa, come i magi, l’oscurità della notte senza stelle e delle prove senza luce. L’Epifania è la rivelazione di Dio, la scoperta dei segni dei tempi, cioè dello svelarsi del divino nel tempo, indispensabile per alimentare la fede. Dio parla attraverso la sua Parola, la sua presenza eucaristica, attraverso la coscienza, la ricerca umana, la quotidianità, il lavoro, la felicità e la tragedia: bisogna avere un cuore aperto e sensibile per captare la voce di Dio.

Domenica prossima infine è la Festa del battesimo di Gesù nel Giordano, ultima festa che chiude il periodo del Natale.

 A tutti voi un caloroso augurio di Buon Anno. Don Emilio

Settimana dal 24 al 31 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 24 al 31 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 24(IV Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Savini
ore 11.00
ore 24.00: Beppe, Loredana e Giovanni

Lunedì 25(Natale):
ore 9.30 (alla Motta): per la comunità
ore 11.00: Mauro e Carlo

Martedì 26(S. Stefano):
ore 10.00( a S. Leonardo): Maria Luisa, Gino, Marina e Fanny

Mercoledì 27: ore 16.30

Giovedì 28: ore 8.30

Venerdì 29: ore 16.30

Sabato 30: ore 17.00

Domenica 31(Sacra Famiglia):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Anita e Roberto
ore 11.00: canto del Te Deum

Messaggio

Cari fratelli,
il Natale è esaltazione della grazia, epifania della bontà di Dio e del suo amore per gli uomini, come scrive Paolo al fedele Tito. Contro una concezione superficiale della religione, frutto di una prospettiva sociale e culturale generale, il Natale è il giorno del ringraziamento e della lode pura. È l’esaltazione della contemplazione e dello stupore, davanti a quella culla povera, “tutti quelli che udirono si stupirono”, “Maria serbava tutte queste cose meditandole in cuor suo”; “i pastori glorificavano e lodavano Dio”. Contro la tentazione sentimentale e consumistica, che rende il Natale una larva spirituale dai toni liquorosi ed evanescenti, si deve opporre una fede solida, una maturità teologica, un appello all’approfondimento delle ragioni della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15).

Il tempo di Natale è il tempo della gioia, in cui celebriamo il Dio con noi. È il tempo in cui si celebra il mistero dell’Incarnazione del Verbo, Parola di Dio che si fa carne per abitare nel cuore dell’umanità. Quella stessa Parola che in principio aleggiava sulle acque, creatrice del cielo e della terra, irrompe nella storia del mondo e capovolge il destino degli uomini, da quando nel silenzio di quella lontana notte un angelo avvolse di luce la terra per annunciare una grande gioia: “Oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore che è Cristo Signore”.

Auguri anche a tutti coloro che portano il nome di Stefano o Stefania.

 A tutti voi i più caloroso auguri di Buon Natale. Don Emilio

Settimana dal 17 al 24 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 17 al 24 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 17(III Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00: Mauro

Lunedì 18: ore 16.30: defunti famiglia Guardamagna

Martedì 19: ore 16.30

Mercoledì 20: ore 16.30: Achille Marizzoli e famigliari defunti

Giovedì 21: ore 16.30: Marianna Grassi, fratelli, sorelle e genitori

Venerdì 22: ore 16.30: Achille, Emma e Carlo Marizzoli

Sabato 23: ore 10.00 – 12.00 Confessioni

ore 17.00: per la comunità

Domenica 24(IV Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Savini
ore 11.00
ore 24.00: Beppe, Loredana e Giovanni

Messaggio

Cari fratelli,
nella liturgia di oggi, come è consuetudine nel periodo di Avvento, risuonano potenti le voci di Isaia e del Battista. Quella del Battista è una voce di testimonianza. “Noi siamo testimoni” ripetono in continuazione gli Apostoli nel libro degli Atti. Contro l’intiepidirsi dei credenti nell’abitudinarietà di una pratica arida, contro l’appiattimento nella società in cui viviamo, anche noi siamo chiamati alla testimonianza, per dare sempre ragione della fede che professiamo.

La voce di Paolo ci invita all’impegno morale, a meditare ed incarnare nella nostra vita un codice fatto di preghiera, di attività profetica ed ecclesiale, di astinenza dal male, di santità, di purezza e di gioia.

Il Natale ci chiama alla conversione. Non è solamente festa con amici e parenti. Non si esaurisce nel consumismo dei doni e dei regali. Il Dio che si fa figlio di donna perché noi figli di donna diventiamo figli di Dio, vuole da noi una risposta al suo appello: non lasciamo passare invano un altro Natale. Le luci con le quali ci circondiamo illuminino anche il profondo del nostro cuore, per permetterci di gustare l’altezza, la larghezza e la lunghezza e la profondità dell’amore di Dio.

È questo il tempo per purificare la nostra anima nell’accostarci al sacramento della Penitenza: ricordo che è sempre valido il precetto generale della Chiesa di confessarsi almeno una volta l’anno e di fare la comunione a Pasqua.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 10 al 17 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 10 al 17 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 10(II Avv.):  
ore 8.00: Angelo, Tina e Giuseppina
ore 9.30 (alla Motta): Carlo e Rachele
ore 11.00: Piero Ghisi e Elsa Carbonini

Lunedì 11: ore 16.30: Mauro

Martedì 12: ore 16.30

Mercoledì 13: ore 16.30

Giovedì 14: ore 16.30: Mauro

Venerdì 15:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Sabato 16:
ore 17.00: Itria, Ornella e Pietro

Domenica 17(III Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00: Mauro

Messaggio

Cari fratelli,
ormai mancano solamente due settimane al Natale e l’invito a recuperare la sostanza della fede si fa più pressante. Il deserto in cui sono posti Israele ed il Battista è un simbolo suggestivo dell’essenzialità: lì si pensa solo all’acqua, al cibo e alla pista da seguire, cioè agli elementi fondamentali dell’esistenza, eliminando ogni altra cosa come banale. La via per trovare questo deserto che dà l’essenza delle cose è tracciata dal Battista: ascolto della Parola, conversione, battesimo, rigore morale. Senza questo coinvolgimento dell’esisternza si è come le canne del deserto, piegati dal primo soffio di vento.

La meta da raggiungere non è però un uomo, seppur grande, come il Battista, ma Gesù il Cristo, il Figlio Amato. L’Avvento ci chiama a riscoprire la purezza della fede. Non in un Dio un po’ deforme, adattato a nostra immagine, ridicolizzato in quel vecchio dalla risata stolida ed irritante che vorrebbe essere babbo natale, ma nel Dio del Vangelo. Accogliamo dunque l’appello ad approfondire la conoscenza della fede per “rendere ragione della speranza che è in noi” (1 Pt 3,15).

La seconda lettura, seconda lettera di Pietro, forse l’ultimo scritto del nuovo Testamento, proietta la nostra attenzione verso l’ultimo e definitivo intervento di Dio, evento risolutivo della storia umana, in cui Dio instaurerà il suo Regno di giustizia, di verità e di Pace in un mondo rinnovato. Dalle ceneri del mondo e della storia nasceranno in tal modo nuovi cieli e una terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia, cioè il progetto che Dio ha concepito fin dall’origine del mondo e finalmente attuato nella sua pienezza.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 26 novembre 3 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 26 novembre 3 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 26(CRISTO RE):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Lidia Rebuffi e Guerrino Guzzon

Lunedì 27: ore 16.30: Mauro

Martedì : 28ore 16.30

Mercoledì 29: ore 16.30: Mauro

Giovedì 30: ore 16.30

Venerdì :1 dicembre 16.30

Sabato 2: ore 17.00: Elena ed Angelo

Domenica 3(I Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: Carla e Felice Furiosi

Messaggio

Cari fratelli,
nel mistero di Cristo re e Signore dell’universo chiudiamo l’anno liturgico. La centralità di Cristo nella liturgia e nella spiritualità, nella lettura della storia e della propria esistenza è la grande premessa a questa celebrazione. Il riconoscimento della fede autentica nel Cristo non avviene soltanto attraverso la professione delle labbra ma soprattutto nell’attuazione dell’amore. È solo così che si è ammessi al Regno.

Il lezionario odierno ci proietta anche verso il senso ultimo della storia. Già Ezechiele fa balenare un regno in cui il pastore del popolo non sarà un re ma Dio stesso. Nel vangelo troviamo poi la celebrazione del giudizio ultimo in cui si svelerà il senso del nostro itinerario terreno, in cui apparirà la reale qualità dell’esistenza di ogni uomo. Paolo poi nel mirabile affresco del giudizio finale disegna l’armonia del Regno verso il quale noi siamo indirizzati, un’armonia di piena comunione con Dio. Nessun frammento di bene cade nel vuoto; nulla v’è di caotico o di assurdo. Dio ha tracciato un disegno anche nella trama convulsa e spesso lacerata della nostra vita.

La chiusura dell’anno liturgico è segnata da questa solennità che è simile all’abside di quelle chiese in cui domina la figura del Cristo Pantocrate (che può tutto). Di fronte al suo sguardo siamo invitati ad un bilancio della nostra esistenza, delle nostre miserie e dei nostri splendori, ricordando le ultime parole che Gesù pronuncia al termine del Vangelo letto quest’anno: “Io sarò con voi sino alla fine dei tempi”.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 19 al 26 novembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

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Settimana dal 19 al 26 novembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 19(XXXIII T.O.):  
ore 8.00: Nadia
ore 9.30 (alla Motta): Ambrogio e Gianna
ore 11.00: Luigi Mella e fam. defunti

Lunedì 20:
ore 16.30: Mauro

Martedì 21:   Presentazione della beata Vergine Maria
ore 16.30: fam. Certani Campari

Mercoledì 22:
ore 17.00: Mauro

Giovedì 23: ore 16.30

Venerdì 24: ore 16.30

Sabato 25:
ore 17.00: per la comunità

Domenica 26(CRISTO RE):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Lidia Rebuffi e Guerrino Guzzon

Vangelo

(Domenica 19)

Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,14-30

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Messaggio

Cari fratelli,

a prima vista la parabola del vangelo di oggi può sembrare imbarazzante, legata quasi ad un’ottica di guadagno. E allora ecco che l’accento è stato posto sulle opere, sul fruttificare; ma anche questo senso è parziale. Infatti il senso generale della parabola è ben specificato dal premio e dal castigo finale, che vanno al di là dei limiti del racconto. Il tema generale è dunque quello dell’accoglienza operosa del regno. Più che sul semplice impegno a sviluppare bene le proprie doti, il discorso cade sull’accettazione efficace ed attiva del dono della salvezza. È in pratica l’equivalente del “restiamo svegli” dell’ammonimento di Paolo. Il primo appello che oggi riceviamo ci orienta perciò verso la decisione seria e radicale che si esprime nella concretezza della vita e nella specificità delle nostre scelte.

Il motivo del fruttificare non è certo escluso. Come la donna ideale, simbolo della sapienza, della prima lettura, anche noi siamo chiamati alla operosità ed alla misericordia. Come i cristiani di Tessalonica, siamo chiamati a vivere come figli della luce e del giorno, che compiono le opere giuste.

Nella figura del servo inattivo c’è un’altra connotazione, la paura, che trasforma la religione solo in un dovere e quindi nel minimo legale richiesto. “La fede è il rischio dei rischi; è per tutti lo stesso salto nel vuoto; ma è anche gioia e promessa, amore e vita. La fede è conversione; è il radicale nuovo orientamento dell’uomo che sta nudo davanti a Dio, che per acquisire la perla preziosa diventa povero e per amore è pronto a perdere la propria anima”. (K. Barth)

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Diocesi di Pavia