Archivi categoria: Messaggio Settimanale

CAMMINARE INSIEME dal 28 luglio al 4 agosto 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com

Calendario Liturgico

Domenica 28(XVII T.O.):  
ore 8.00
ore 10.00: Rita e defunti fam. Abbà e Pietra

Lunedì 29:  
ore 16.30: Battista, Maria, Mario e genitori

Martedì 30:  
ore 16.30

Mercoledì 31:  
ore 8.30

Giovedì 1/8:  
ore 8.30

Venerdì 2:  
ore 8.30

Sabato 3:  
ore 17.00: per la comunità

Domenica 4(XVIII T.O.):  
ore 8.00
ore 10.00: Luigi Scoccati

Messaggio

Cari fratelli,

la prima e la terza lettura di oggi hanno per tema la moltiplicazione dei pani. Tutto questo ci porta a meditare sulla fame fisica dell’uomo. Dio si preoccupa di questa fame. Nel Salmo responsoriale leggiamo: “apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente”. Il profeta Eliseo si preoccupa della fame del popolo. Cristo sfama la moltitudine. Il cristiano dunque non può restare indifferente al grido fisico dei poveri, come spesso ricorda papa Francesco.

Ma la fame dell’uomo è anche interiore. Il tema della sazietà è tipicamente messianico ed è ribadito sia dal miracolo di Eliseo, sia dal miracolo narrato da Giovanni. La narrazione della moltiplicazione dei pani di Giovanni è costruita sulla filigrana della cena eucaristica. “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” dice il libro del Deuteronomio (e che Gesù citerà per respingere le tentazioni di Satana). In Giovanni Gesù aggiungerà: “Venite a me voi tutti, affaticati e stanchi, e io vi darò riposo”. Impegno sociale ed impegno spirituale dunque non devono mai essere scissi, pena l’alienazione o la semplificazione della religione. Un’unità nella fede senza un’unità nell’amore è puramente illusorio. Cristo non è l’imperatore o il condottiero che la folla sogna, ma non è neppure un mistico separato dal mondo.

La fame dell’uomo è fatta anche di pace ed unità. Alla sazietà descritta nella prima lettura e nel Vangelo, possiamo accostare anche lo splendido inno all’unità del Corpo di Cristo che Paolo intesse nella lettera agli Efesini. A conclusione di questa riflessione sulla sazietà fisica e spirituale che Cristo offre al mondo possiamo porre il monito suggestivo che compose quasi cento anni fa il pastore protestante Bonhoeffer, impiccato per ordine esplicito di Hitler: “Noi cristiani non potremo mai pronunziare le parole ultime della fede se prima non avremo pronunziato le parole penultime della giustizia, del progresso e della civiltà”.

Prendete nota degli orari delle messe festive per i mesi di luglio ed agosto.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 21 al 28 luglio 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com

Calendario Liturgico

Domenica 21(XV T.O.):  
ore 8.00: Anna Vitti ed Antonio Boggiani
ore 10.00: Luigi Penna

Lunedì 22:  
ore 16.30

Mercoledì 24:  
ore 8.30

Giovedì 25:  
ore 8.30

Venerdì 26:  
ore 8.30

Sabato 27:  
ore 17.00: per la comunità

Domenica 28(XVII T.O.):  
ore 8.00
ore 10.00: Rita e defunti fam. Abbà e Pietra

Messaggio

Cari fratelli,
Geremia ci parla oggi del pastore giusto, che esercita il diritto e la giustizia. Il motivo della giustizia, come salvezza integrale, spirituale, sociale e fisica dell’uomo è una costante nella predicazione e nelle aspettative messianiche. Cristo offre al popolo affamato e sbandato pane e riposo, ma anche parola e consolazione (“si commosse perché erano come pecore senza pastore”). L’impegno cristiano è spirituale e sociale; è servizio per l’uomo intero.

L’opera del pastore crea un popolo unito. Il dono dell’unità, esaltato da Paolo, fa balenare l’uguaglianza profonda che intercorre tra tutti gli uomini nell’interno dello stesso popolo di Dio. La riconciliazione per mezzo della croce in un solo corpo è fondamentale per il cristianesimo, che nel mondo dovrebbe essere segno di pace, di unità e di amore. Annunciare la pace ai vicini ed ai lontani, questo dovrebbe essere il motto della Chiesa.

Le pecore sono radunate da Dio nei pascoli ubertosi e fecondi. I popoli sono radunati nel Tempio del Corpo di Cristo senza divisioni. Gli Apostoli sono radunati in un posto solitario per riposare, per recuperare le forze dopo la fatica della missione. È necessario ritrovare spesso la pace della preghiera e della meditazione nel pascolo-tempio-deserto preparatoci da Cristo, pastore delle nostre anime, ma anche nostro compagno di viaggio e di riposo.

Con oggi cesso dalle mie funzioni di parroco, avendo il Vescovo accettato le mie dimissioni per raggiunti limiti di età.

Rimango come collaboratore pastorale del nuovo parroco don Rosario, al quale auguro ogni bene nella sua nuova veste di parroco di S. Leonardo e di Linarolo.

Si conclude così questa mia pur breve esperienza senile.
Guardando a ritroso al mio ministero tra di voi penso di aver bene operato, senza alcun tornaconto personale o preconcetto di qualsivoglia natura.
Siamo strumenti umili nelle mani di Dio: a Lui e solo a Lui ogni lode e gloria.

Prendete nota degli orari delle messe festive per i mesi di luglio ed agosto.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 7 al 14 luglio 2024

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S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 14(XV T.O.):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 10.00: Marco Zavoli – Giuseppe ed Isabella

Lunedì 15:  
ore 16.30

Martedì 16:  
ore 16.30

Mercoledì 17:  
ore 8.30

Giovedì 18:  
ore 8.30

Venerdì 19:  
ore 8.30

Sabato 20:  
ore 17.00: d, Giuseppe e d, Piero

Domenica 21(XV T.O.):  
ore 8.00: Anna Vitti ed Antonio Boggiani
ore 10.00: Luigi Penna

Messaggio

Cari fratelli,
il tema delle letture di oggi è la missione, cui tutti i membri del popolo santo di Dio sono chiamati, senza alcuna eccezione.

Il discepolo è missionario di Cristo, libero, non condizionato da schemi o da interessi, da giochi politici o sociali, ma legato unicamente alla fedeltà alla Parola.

La sua donazione è totale; il suo disinteresse è indispensabile, per non essere funzionari o burocrati del sacro (né pane, né bisaccia, né denaro).

La missione conosce anche il rifiuto, pure da parte di uomini apparentemente religiosi, come il sacerdote Amasìa per Amos. “Se in qualche luogo non vi riceveranno, andatevene”.

L’apostolo annuncia un solo messaggio: il mistero della ricapitolazione in Cristo di tutto l’essere. Come Amos annuncia solamente la parola di giustizia di Dio, così i discepoli proclamano solamente la conversione e la salvezza. Paolo celebra l’elezione, la predestinazione, la rivelazione, l’eredità, la redenzione, il dono dello Spirito. In una parola Cristo e la salvezza.

Se i genitori, come dice il Vaticano II, sono i primi araldi della fede per i loro figli, tutti i credenti sono profeti e missionari. “La Chiesa peregrinante è per sua natura missionaria” (Apostolicam Actuositatem, n.2) e “ad ogni discepolo di Cristo incombe il dovere di diffondere, per quanto gli è possibile, la fede (Lumen Gentium, n.2). Paolo nella prima lettera ai Corinti esclamerà: “Guai a me se non annunciassi il Vangelo”.

Prendete nota degli orari delle messe festive per i mesi di luglio ed agosto.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 7 al 14 luglio 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 7(XIV T.O.):  
ore 8.00: Maria, Leonardo, Agostino, Giovanna e Teresa
ore 10.00: fam. Garlaschelli e Rossignoli

Lunedì 8:  
ore 16.30

Martedì 9:  
ore 16.30

Mercoledì 10:  
ore 8.30

Giovedì 11:  
ore 8.30

Venerdì 12:  
ore 8.30

Sabato 13:  
ore 17.00: Antonio Perotti e famigliari defunnti

Domenica 14(XV T.O.):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 10.00: Marco Zavoli

Messaggio

Cari fratelli,

potremmo definire la liturgia della Parola di oggi con un titolo emblematico: lo scandalo del profeta. Il messaggio profetico è imbarazzante, eccentrico rispetto alla normalità, pietra d’inciampo come il Signore stesso.

L’esperienza del rifiuto della Parola è una delle costanti della missione di Ezechiele, di Paolo e di Cristo stesso. L’incredulità, l’indifferenza di fronte alla provocazione della Parola, la reazione dura ed ostile appartengono alla dinamica della libertà umana. Tuttavia non possiamo sottrarci a continuare a seminare la Parola. Scrive papa Benedetto: “Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio ed il suo Regno, nemmeno il credente a se stesso. Ma per quanto da ciò possa sentirsi giustificata anche l’incredulità, ad essa resta sempre appiccicata addosso l’inquietudine del “forse però è vero”. Tanto il credente quanto l’incredulo, ognuno a suo modo, condividono dubbio e fede”.

La crisi, il dubbio, l’essere debole, il disprezzo in patria, non devono scoraggiare perché sono il terreno sul quale Dio può celebrare anche il suo misterioso svelarsi: “La mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza” (2Cor 12,9).

L’indifferenza alla Parola colpisce tutti, non solo gli increduli, ed è una grande malattia che rende opaca la vita spirituale, grigia l’azione, inerte il cuore. Il benessere diffuso, come insegna uno splendido passo del Deuteronomio (c. 8), è l’occasione che genera il dimenticare, proprio della sazietà ottusa e questo è un rischio che tutti possono correre. Il card. Biffi ebbe a dire della sua città: “Bologna, sazia e disperata”. La Parola del profeta è allora provocazione, è segno di contraddizione, inquietudine, ansia, tutto così mirabilmente descritto dal Manzoni, in quella notte terribile dell’Innominato, messo in crisi dalla parola del card. Federigo Borromeo. Ed ecco quindi che la Parola perfetta di Gesù è ugualmente urgenza e provocazione, stoltezza per i pagani e scandalo per i Giudei.

Prendete nota degli orari delle messe festive per i mesi di luglio ed agosto.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 23 giugno al 7 luglio 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 30(XIII T.O.):  
ore 8.00
ore 9.30 (alla Motta): Giovanni
ore 11.00: Giuseppina Marenghi

Lunedì 1/7:  
ore 16.30

Martedì 2:  
ore 16.30

Mercoledì 3:  
ore 8.30: Pier Emilio

Giovedì 4:  
ore 8.30

Venerdì 5:  
ore 8.30

Sabato 6:  
ore 17.00: Pietro e Teresa Santagostino

Domenica 7(XIV T.O.):  
ore 8.00: Maria, Leonardo, Agostino, Giovanna e Teresa
ore 10.00: fam. Garlaschelli e Rossignoli

Messaggio

Cari fratelli,

oggi ci viene presentato il volto di Dio secondo una sfaccettatura che tante volte trascuriamo: Dio amante della vita, Dio dei vivi e non dei morti, Dio risurrezione e vita. Il Dio che tesse con amore la creatura nel grembo della madre (Sal 139), che impedisce che si tocchi il sangue, simbolo della vita di ogni vivente (Gen 9), non può che essere fonte della vita. All’uomo giusto attribuisce la possibilità di una vita immortale in comu-nione con lui. Questi motivi sono appunto al centro della liturgia odierna e devono essere anche al centro dell’impegno del credente nei confronti della vita sia quando essa appare, sia quando essa si sviluppa nel suo percorso terreno, sia nel suo spegnersi fisico, sia nel suo aprirsi in Dio, perché la vita è pur sempre affidata alle mani di Dio.

La morte fisica, quella che S. Francesco chiama sorella morte corporale, è una componente fondamentale del nostro essere creaturale. Essa però ha due sbocchi: può essere segno di maledizione, come tragico approdo verso l’assenza definitiva di Dio per il peccatore, o segno pasquale dell’incontro con Dio. Dio ha creato l’uomo per l’immortalità. “Fanciulla, alzati!” grida Gesù davanti a quella bara. Mentre Paolo dirà: “Desidero essere sciolto da questo corpo per incontrarmi con Cristo”. Cristo, raggiungendo nella morte la nostra povertà estrema di creature mortali, ha reso noi ricchi della sua vita eterna e divina. Per questo l’incubo della morte, pur reale, perché segno del nostro limite di creature, è ora meno tragico, anzi si apre alla speranza che la fiamma di immortalità accesa in noi dal Signore non abbia a spegnersi. “Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra morte corporale” canta S. Francesco nel famoso Cantico delle creature.

In concomitanza delle solennità dei Santi Pietro e Paolo oggi è anche la giornata della solidarietà con la carità del Papa. Pertanto le offerte raccolte oggi andranno a questo scopo.

Prendete nota degli orari delle messe festive per i mesi di luglio ed agosto.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 16 al 23 giugno 2024

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S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 16(XI T.O.):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Norma e Gildo
ore 11.00: Nadia

Lunedì 17:  
ore 16.30

Martedì 18:  
ore 16.30

Mercoledì 19:  
ore 16.30

Giovedì 20:  
ore 8.30

Venerdì 21:  
ore 8.30: Luigi e fratelli

Sabato 22:  
ore 17.00: Fanny, Amedeo, Mario, Salvatore e Maria Luisa

Domenica 23(XII T.O.):  
ore 8.00: Teresa Perversi
ore 9.30 (alla Motta): fam. Rebizzi
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,

il profeta Ezechiele nella prima lettura canta una nuova alleanza, propaggine dell’antica, con l’immagine della talea strappata al vecchio tronco e trapiantata sul Sion, il santo monte di Dio, e destinata a diventare un albero imponente e rigoglioso. È quindi evidente, secondo i Padri della Chiesa, il riferimento alla nuova comunità di credenti, germogliata dall’antico tronco della vecchia Alleanza e destinata a farle ombra.

Nel Vangelo Gesù parla del Regno servendosi di parabole. Il mistero che si svolge in noi attraverso il seme della Parola deposto nella nostra coscienza e che cresce anche se noi dormiamo nelle nostre indifferenze e distrazioni, deve diventare fonte di speranza, di fidu-cia e di abbandono. L’aspetto fiduciale della fede impedisce che germogli in noi una sorta di autosufficienza. Nessuno si salva solamente per le opere ma per la fede e la grazia, come ripete ininterrottamente S. Paolo. Le opere infatti devono essere il frutto che spunta in chi ha accolto il Regno di Dio in sé.

Il Regno è già presente in mezzo a noi ma, anche, sta crescendo e sviluppandosi verso un destino mirabile. Di fronte al futuro sono possibili tre atteggiamenti. Innanzitutto vi è la disperazione di chi è paralizzato dallo sfacelo totale ed assoluto sella morte: per essi l’uomo è creatura mortale e nulla più. Per altri, invece, c’è la rassegnazione fatalistica o narcotica che li congela solo nel presente come in una prigione dorata in cui godere e sperimentare il maggior numero di sensazioni libere e possibili. C’è infine la visione di Paolo e dei credenti in Cristo che intuiscono l’importanza del presente da vivere non come un’anticamera o una valle di lacrime, ma come luogo dell’impegno cristiano nell’amore. E contemporaneamente questa visione sa che Dio nel Figlio Gesù ha vinto la morte e ci associa al suo trionfo di una gloria fatta di amore e di intimità con Dio.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 9 al 16 giugno 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 9(X T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Battista e Maria
ore 11.00: Mario Montagna e fam. Innamorato; Gianfranco

Lunedì 10: ore 16.30  

Martedì 11:  
ore 16.30

Mercoledì 12:  
ore 8.30

Giovedì 13:  
ore 8.30

Venerdì 14:  
ore 8.30

Sabato 15:  
ore 17.00: per la comunità

Domenica 16(XI T.O.):  
ore 8.00: Beppe, Loredana e Giovanni
ore 9.30 (alla Motta): Norma e Gildo
ore 11.00: Nadia

Messaggio

Cari fratelli,

C’è nel mondo un mistero di iniquità che è legato al rifiuto totale, libero e consapevole di Cristo, della verità e dell’amore. Di fronte a questo dramma della bestemmia contro lo Spirito il cristiano deve offrire la sua testimonianza fatta di parole (“noi crediamo e perciò parliamo” II lettura), di impegno per il bene “legando la forza del male” (Vangelo), scegliendo di collocarsi nella “linea della donna” e del Messia (I lettura), sperando nella grande possibilità offerta ad ogni uomo di convertirsi e di salvarsi.

Queste letture così amare (il serpente e la lotta tra il bene ed il male, Gesù incompreso e combattuto, il corpo che muore, la sofferenza dell’apostolo) si aprono però alla speranza perché il bene mai si spegnerà sulla terra da quando la Parola di Dio ha seminato nel mondo l’amore, seme che non inaridisce, ma germoglia, cresce e diventa albero maestoso.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 2 al 9 giugno 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 2(Corpus Domini):  
ore 8.00: Lina e Dante
ore 9.30 (alla Motta): Annunciata e Giacomo
ore 11.00: Angelo Alberizzi
ore 15.00: Adorazione eucaristica, canto del vespro e benedizione

Lunedì 3:  
ore 16.30

Martedì 4:  
ore 16.30

Mercoledì 5:  
ore 8.30

Giovedì 6:  
ore 8.30

Venerdì 7:  
ore 8.30

Sabato 8:  
ore 17.00: Giuseppe

Domenica 9(X T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Battista e Maria
ore 11.00: Mario Montagna e fam. Innamorato; Gianfranco

Messaggio

Cari fratelli,

celebriamo oggi la solennità del Corpus Domini, giorno in cui la Chiesa ferma il corso normale dell’anno liturgico, per meditare sul mistero d’amore che Cristo ci ha lasciato in sua memoria in quell’ultima sera della sua vita. Festa nata nella diocesi di Liegi, in seguito alle rivelazioni mistiche della B. Giuliana Cornillon ed estesa a tutta la cristianità nel XIII sec. come conseguenza immediata del miracolo di Bolsena.

I sacramenti, ed in particolare l’Eucarestia, costituiscono la Chiesa, essi soltanto fanno uscire la comunità cristiana dalle dimensioni umane e la costituiscono Chiesa. La celebrazione odierna è dunque un invito alla riscoperta dell’anima profonda della Chiesa, della sua struttura spirituale che la rende Corpo di Cristo, cioè segno visibile della sua azione e della sua Parola nel mondo.

L’Eucaristia è anche segno vivo dell’alleanza, cioè della comunione tra Dio e l’uomo. È l’invito alla riscoperta dell’anima profonda del singolo credente in dialogo con il suo Dio attraverso il pane ed il vino della cena del Signore. Scriveva Claudel: “Interroga la vecchia terra: ti risponderà sempre col pane e col vino, perché attraverso i segni più umani ed universali Dio si comunica all’uomo”.

L’Eucaristia è anche il segno del sacrificio e del sacerdozio di Cristo. È invito alla riscoperta dell’anima profonda dell’incarnazione. Gesù ha frantumato tante illusioni e speranze false e ci obbliga a riconoscere la sua vera natura. Ha spezzato categorie politiche e culturali, modelli messianici e religiosi ed ha offerto come struttura fondamentale l’amore e la donazione fino alla morte. Attraverso al Pasqua gloriosa ci ha dato anche il senso ultimo di questo amore ed ha provocato l’amore dell’uomo.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 26 maggio al 2 giugno 2024

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S. Leonardo Confessore
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Calendario Liturgico

Domenica 26(SS. Trinità):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Emilio, Pina ed Agnese
ore 11.00: Piera, Renzo, Mario e Gabriella

Lunedì 27:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Martedì 28:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Mercoledì 29:  
ore 8.30: Marinella Canato
ore 20.45: mese di maggio

Giovedì 30:  
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Venerdì 31:  
ore 8.30: Angelina e Pasquale
ore 20.45: chiusura mese di maggio

Sabato 1/6:  
ore 17.00: per la comunità

Domenica 2(Corpus Domini):  
ore 8.00: Lina e Dante
ore 9.30 (alla Motta): Annunciata e Giacomo
ore 11.00: Angelo Alberizzi

Messaggio

Cari fratelli,

celebriamo oggi il mistero principale della nostra fede: l’unità e trinità di Dio, come recitava il catechismo di S. Pio X. La solennità della Trinità è la celebrazione della presenza di Dio nella storia. È lo svelarsi di Dio scegliendo una nazione in mezzo ad un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie. È la celebrazione della presenza di Dio nell’essere intimo dell’uomo, che diventa figlio di Dio e tempio dello spirito Santo. È la rivelazione interiore che Dio fa di sé attraverso il suo Spirito.

La solennità della Trinità è, infine, la celebrazione di Dio nella Chiesa. È la rivelazione che la comunità cristiana offre attraverso la catechesi, l’impegno morale ed i sacramenti. Una presenza ed una distanza infinita: “Dio è lassù nei cieli e quaggiù sulla terra” (Dt 4,39). Una presenza quindi da vivere, sentire, penetrare, scoprire sempre più senza mai esaurirla: “Alla tua luce vediamo la luce” (Sal 36,10).

S. Agostino, cercando di penetrare più profondamente il mistero di un Dio trino ed unico nel suo scritto “De Trinitate”, ad un certo punto si è dovuto arrendere davanti alla immensa alterità di Dio, alla sua inarrivabile trascendenza, per concludere che solamente l’amore ci apre alla conoscenza di Dio.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio

CAMMINARE INSIEME dal 19 al 26 maggio 2024

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

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Calendario Liturgico

Domenica 18(Pentecoste):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: def. Fam. Gatti Comini, Bellitra, Gorelli e Pianigiani

Lunedì 20:  
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Martedì 21:
ore 16.30
ore 20.45: mese di maggio

Mercoledì 22:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Giovedì 24:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Venerdì 24:
ore 8.30
ore 20.45: mese di maggio

Sabato 25:  
ore 17.00: in ringraziamento

Domenica 26(SS. Trinità):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Emilio, Pina ed Agnese
ore 11.00: Piera, Renzo, Mario e Gabriella

Messaggio

Cari fratelli,

celebriamo oggi l’effusione dello Spirito Santo sugli Apostoli. Lo Spirito, inviato dal Padre come interprete della parola di Cristo, ripropone l’impegno della comunità cristiana per un autentico approfondimento della Sacra Scrittura. Il recupero della lettura spirituale della Bibbia ai nostri giorni è avvenuto spesso all’insegna di molti equivoci e degenerazioni. Un vago spiritualismo, una certa eccitazione pentecostale, hanno spesso contrabbandato una falsa lettura nello Spirito. La vera lettura spirituale comporta invece adesione totale alla Parola che è carne e spirito; è storia ed eternità e quindi comporta che si conosca in profondità il testo per poterlo illuminare con lo Spirito che svela segreti inaccessibili alla ragione e che rende la Parola seme, acqua, fuoco, cibo, luce, tali da pervadere la vita del credente. La Pentecoste è dunque la celebrazione di un’azione trascendente e divina all’interno della vita della Chiesa e del credente. È il riconoscimento del primato dello Spirito e della grazia. L’uomo lasciato a se stesso produce solo opere della carne. Ma se egli lascia irrompere in sé lo Spirito, come ci insegna S. Paolo, ecco che si producono i frutti dello Spirito.

A tutti una buona settimana.

Don Emilio