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Settimana dal 31 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 CAMMINARE INSIEME

Foglio settimanale della Parrocchia
S. Leonardo Confessore
Tel. 0382 587113
Cell. 335 83 99422

sanleonardoevalle@gmail.com
Settimana dal 31dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Calendario Liturgico

Domenica 31(Sacra Famiglia):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Anita e Roberto
ore 11.00: canto del Te Deum

Lunedì 1(Capodanno):
ore 10.00: Dina Mascherpa

Martedì 2: ore 16.30

Mercoledì 3: ore 8.30

Giovedì 4: ore 16.30

Venerdì 5 Prefestiva:
ore 17.00: Perotti Giuseppe e famigliari defunti

Sabato 6 (Epifania):
ore 8.00
ore 9.30 (alla Motta): Noemi ed Attilia
ore 11.00:

Domenica 7(Battesimo del Signore):
ore 8.00: Antonio Boggiani e Vitti Anna
ore 9.30 (alla Motta): fam. Rossetti
ore 11.00: per la comunità

Messaggio

Cari fratelli,
rivivremo in questa settimana i momenti conclusivi delle festività natalizie. Oggi entriamo nel mistero della casa di Nazareth, dove ci avvolge quell’atmosfera di amore e di pace e di serenità che accompagnava la divina famiglia.

Lunedì, primo giorno dell’anno, è dedicato a Maria, Madre di Dio: l’inizio dell’anno civile è posto sotto il segno della benedizione efficace di Dio. Maria, Madre di Dio, è, nel vangelo del giorno, l’emblema ideale del fedele che medita nel cuore il mistero di Cristo.

È anche giornata tradizionalmente dedicata alla pace, impegno fondamentale da perseguire da parte di ogni uomo, specialmente oggi in questa nostra terra dilaniata da tante guerre.

Sabato celebreremo l’Epifania del Signore, canto dell’universalismo e della fratellanza tra tutti i popoli. Canto di luce e di gioia: la gioia della ricerca, la gioia della fede, connotati del credente che pure attraversa, come i magi, l’oscurità della notte senza stelle e delle prove senza luce. L’Epifania è la rivelazione di Dio, la scoperta dei segni dei tempi, cioè dello svelarsi del divino nel tempo, indispensabile per alimentare la fede. Dio parla attraverso la sua Parola, la sua presenza eucaristica, attraverso la coscienza, la ricerca umana, la quotidianità, il lavoro, la felicità e la tragedia: bisogna avere un cuore aperto e sensibile per captare la voce di Dio.

Domenica prossima infine è la Festa del battesimo di Gesù nel Giordano, ultima festa che chiude il periodo del Natale.

 A tutti voi un caloroso augurio di Buon Anno. Don Emilio

Settimana dal 24 al 31 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 24 al 31 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 24(IV Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Savini
ore 11.00
ore 24.00: Beppe, Loredana e Giovanni

Lunedì 25(Natale):
ore 9.30 (alla Motta): per la comunità
ore 11.00: Mauro e Carlo

Martedì 26(S. Stefano):
ore 10.00( a S. Leonardo): Maria Luisa, Gino, Marina e Fanny

Mercoledì 27: ore 16.30

Giovedì 28: ore 8.30

Venerdì 29: ore 16.30

Sabato 30: ore 17.00

Domenica 31(Sacra Famiglia):
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Floriano, Anita e Roberto
ore 11.00: canto del Te Deum

Messaggio

Cari fratelli,
il Natale è esaltazione della grazia, epifania della bontà di Dio e del suo amore per gli uomini, come scrive Paolo al fedele Tito. Contro una concezione superficiale della religione, frutto di una prospettiva sociale e culturale generale, il Natale è il giorno del ringraziamento e della lode pura. È l’esaltazione della contemplazione e dello stupore, davanti a quella culla povera, “tutti quelli che udirono si stupirono”, “Maria serbava tutte queste cose meditandole in cuor suo”; “i pastori glorificavano e lodavano Dio”. Contro la tentazione sentimentale e consumistica, che rende il Natale una larva spirituale dai toni liquorosi ed evanescenti, si deve opporre una fede solida, una maturità teologica, un appello all’approfondimento delle ragioni della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15).

Il tempo di Natale è il tempo della gioia, in cui celebriamo il Dio con noi. È il tempo in cui si celebra il mistero dell’Incarnazione del Verbo, Parola di Dio che si fa carne per abitare nel cuore dell’umanità. Quella stessa Parola che in principio aleggiava sulle acque, creatrice del cielo e della terra, irrompe nella storia del mondo e capovolge il destino degli uomini, da quando nel silenzio di quella lontana notte un angelo avvolse di luce la terra per annunciare una grande gioia: “Oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore che è Cristo Signore”.

Auguri anche a tutti coloro che portano il nome di Stefano o Stefania.

 A tutti voi i più caloroso auguri di Buon Natale. Don Emilio

Settimana dal 17 al 24 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 17 al 24 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 17(III Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00: Mauro

Lunedì 18: ore 16.30: defunti famiglia Guardamagna

Martedì 19: ore 16.30

Mercoledì 20: ore 16.30: Achille Marizzoli e famigliari defunti

Giovedì 21: ore 16.30: Marianna Grassi, fratelli, sorelle e genitori

Venerdì 22: ore 16.30: Achille, Emma e Carlo Marizzoli

Sabato 23: ore 10.00 – 12.00 Confessioni

ore 17.00: per la comunità

Domenica 24(IV Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Savini
ore 11.00
ore 24.00: Beppe, Loredana e Giovanni

Messaggio

Cari fratelli,
nella liturgia di oggi, come è consuetudine nel periodo di Avvento, risuonano potenti le voci di Isaia e del Battista. Quella del Battista è una voce di testimonianza. “Noi siamo testimoni” ripetono in continuazione gli Apostoli nel libro degli Atti. Contro l’intiepidirsi dei credenti nell’abitudinarietà di una pratica arida, contro l’appiattimento nella società in cui viviamo, anche noi siamo chiamati alla testimonianza, per dare sempre ragione della fede che professiamo.

La voce di Paolo ci invita all’impegno morale, a meditare ed incarnare nella nostra vita un codice fatto di preghiera, di attività profetica ed ecclesiale, di astinenza dal male, di santità, di purezza e di gioia.

Il Natale ci chiama alla conversione. Non è solamente festa con amici e parenti. Non si esaurisce nel consumismo dei doni e dei regali. Il Dio che si fa figlio di donna perché noi figli di donna diventiamo figli di Dio, vuole da noi una risposta al suo appello: non lasciamo passare invano un altro Natale. Le luci con le quali ci circondiamo illuminino anche il profondo del nostro cuore, per permetterci di gustare l’altezza, la larghezza e la lunghezza e la profondità dell’amore di Dio.

È questo il tempo per purificare la nostra anima nell’accostarci al sacramento della Penitenza: ricordo che è sempre valido il precetto generale della Chiesa di confessarsi almeno una volta l’anno e di fare la comunione a Pasqua.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 10 al 17 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 10 al 17 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 10(II Avv.):  
ore 8.00: Angelo, Tina e Giuseppina
ore 9.30 (alla Motta): Carlo e Rachele
ore 11.00: Piero Ghisi e Elsa Carbonini

Lunedì 11: ore 16.30: Mauro

Martedì 12: ore 16.30

Mercoledì 13: ore 16.30

Giovedì 14: ore 16.30: Mauro

Venerdì 15:
ore 16.30: Beppe, Loredana e Giovanni

Sabato 16:
ore 17.00: Itria, Ornella e Pietro

Domenica 17(III Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Piero e Giuseppina Grassi
ore 11.00: Mauro

Messaggio

Cari fratelli,
ormai mancano solamente due settimane al Natale e l’invito a recuperare la sostanza della fede si fa più pressante. Il deserto in cui sono posti Israele ed il Battista è un simbolo suggestivo dell’essenzialità: lì si pensa solo all’acqua, al cibo e alla pista da seguire, cioè agli elementi fondamentali dell’esistenza, eliminando ogni altra cosa come banale. La via per trovare questo deserto che dà l’essenza delle cose è tracciata dal Battista: ascolto della Parola, conversione, battesimo, rigore morale. Senza questo coinvolgimento dell’esisternza si è come le canne del deserto, piegati dal primo soffio di vento.

La meta da raggiungere non è però un uomo, seppur grande, come il Battista, ma Gesù il Cristo, il Figlio Amato. L’Avvento ci chiama a riscoprire la purezza della fede. Non in un Dio un po’ deforme, adattato a nostra immagine, ridicolizzato in quel vecchio dalla risata stolida ed irritante che vorrebbe essere babbo natale, ma nel Dio del Vangelo. Accogliamo dunque l’appello ad approfondire la conoscenza della fede per “rendere ragione della speranza che è in noi” (1 Pt 3,15).

La seconda lettura, seconda lettera di Pietro, forse l’ultimo scritto del nuovo Testamento, proietta la nostra attenzione verso l’ultimo e definitivo intervento di Dio, evento risolutivo della storia umana, in cui Dio instaurerà il suo Regno di giustizia, di verità e di Pace in un mondo rinnovato. Dalle ceneri del mondo e della storia nasceranno in tal modo nuovi cieli e una terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia, cioè il progetto che Dio ha concepito fin dall’origine del mondo e finalmente attuato nella sua pienezza.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 26 novembre 3 dicembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 26 novembre 3 dicembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 26(CRISTO RE):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Lidia Rebuffi e Guerrino Guzzon

Lunedì 27: ore 16.30: Mauro

Martedì : 28ore 16.30

Mercoledì 29: ore 16.30: Mauro

Giovedì 30: ore 16.30

Venerdì :1 dicembre 16.30

Sabato 2: ore 17.00: Elena ed Angelo

Domenica 3(I Avv.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Lina e Santina
ore 11.00: Carla e Felice Furiosi

Messaggio

Cari fratelli,
nel mistero di Cristo re e Signore dell’universo chiudiamo l’anno liturgico. La centralità di Cristo nella liturgia e nella spiritualità, nella lettura della storia e della propria esistenza è la grande premessa a questa celebrazione. Il riconoscimento della fede autentica nel Cristo non avviene soltanto attraverso la professione delle labbra ma soprattutto nell’attuazione dell’amore. È solo così che si è ammessi al Regno.

Il lezionario odierno ci proietta anche verso il senso ultimo della storia. Già Ezechiele fa balenare un regno in cui il pastore del popolo non sarà un re ma Dio stesso. Nel vangelo troviamo poi la celebrazione del giudizio ultimo in cui si svelerà il senso del nostro itinerario terreno, in cui apparirà la reale qualità dell’esistenza di ogni uomo. Paolo poi nel mirabile affresco del giudizio finale disegna l’armonia del Regno verso il quale noi siamo indirizzati, un’armonia di piena comunione con Dio. Nessun frammento di bene cade nel vuoto; nulla v’è di caotico o di assurdo. Dio ha tracciato un disegno anche nella trama convulsa e spesso lacerata della nostra vita.

La chiusura dell’anno liturgico è segnata da questa solennità che è simile all’abside di quelle chiese in cui domina la figura del Cristo Pantocrate (che può tutto). Di fronte al suo sguardo siamo invitati ad un bilancio della nostra esistenza, delle nostre miserie e dei nostri splendori, ricordando le ultime parole che Gesù pronuncia al termine del Vangelo letto quest’anno: “Io sarò con voi sino alla fine dei tempi”.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 19 al 26 novembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 19 al 26 novembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 19(XXXIII T.O.):  
ore 8.00: Nadia
ore 9.30 (alla Motta): Ambrogio e Gianna
ore 11.00: Luigi Mella e fam. defunti

Lunedì 20:
ore 16.30: Mauro

Martedì 21:   Presentazione della beata Vergine Maria
ore 16.30: fam. Certani Campari

Mercoledì 22:
ore 17.00: Mauro

Giovedì 23: ore 16.30

Venerdì 24: ore 16.30

Sabato 25:
ore 17.00: per la comunità

Domenica 26(CRISTO RE):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): fam. Scoccati e Vigoni
ore 11.00: Lidia Rebuffi e Guerrino Guzzon

Vangelo

(Domenica 19)

Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,14-30

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Messaggio

Cari fratelli,

a prima vista la parabola del vangelo di oggi può sembrare imbarazzante, legata quasi ad un’ottica di guadagno. E allora ecco che l’accento è stato posto sulle opere, sul fruttificare; ma anche questo senso è parziale. Infatti il senso generale della parabola è ben specificato dal premio e dal castigo finale, che vanno al di là dei limiti del racconto. Il tema generale è dunque quello dell’accoglienza operosa del regno. Più che sul semplice impegno a sviluppare bene le proprie doti, il discorso cade sull’accettazione efficace ed attiva del dono della salvezza. È in pratica l’equivalente del “restiamo svegli” dell’ammonimento di Paolo. Il primo appello che oggi riceviamo ci orienta perciò verso la decisione seria e radicale che si esprime nella concretezza della vita e nella specificità delle nostre scelte.

Il motivo del fruttificare non è certo escluso. Come la donna ideale, simbolo della sapienza, della prima lettura, anche noi siamo chiamati alla operosità ed alla misericordia. Come i cristiani di Tessalonica, siamo chiamati a vivere come figli della luce e del giorno, che compiono le opere giuste.

Nella figura del servo inattivo c’è un’altra connotazione, la paura, che trasforma la religione solo in un dovere e quindi nel minimo legale richiesto. “La fede è il rischio dei rischi; è per tutti lo stesso salto nel vuoto; ma è anche gioia e promessa, amore e vita. La fede è conversione; è il radicale nuovo orientamento dell’uomo che sta nudo davanti a Dio, che per acquisire la perla preziosa diventa povero e per amore è pronto a perdere la propria anima”. (K. Barth)

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 12 al 19 novembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 12 al 19 novembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 12(XXXII T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Letizia. Stefano e Valentino
ore 11.00: fam. Malinverni e Mandrini

Lunedì 13: ore 16.30

Martedì 14: ore 16.30: Mina e Bruno

Mercoledì 15:
ore 17.00: Beppe, Loredana e Giovanni

Giovedì 16: ore 8.30

Venerdì 17: ore 16.30

Sabato 18:
ore 17.00: Angelo, Livia, Riccardo e Tina

Domenica 19(XXXIII T.O.):  
ore 8.00: Nadia
ore 9.30 (alla Motta): Ambrogio e Gianna
ore 11.00: Luigi Mella e fam. defunti

Messaggio

Cari fratelli,

oggi siamo chiamati a volgere il nostro pensiero riconoscente al Signore per i doni della terra che egli con grande generosità e grazie anche all’ingegno umano ci elargisce. Rendiamo quindi grazie a lui, unitamente a chi la terra coltiva, perché non manchino mai a noi i frutti di questo duro lavoro che ci alimentano e ci sostengono.

Le letture di oggi ci invitano a ricercare la vera sapienza, non quella umana, ma quella che viene da Dio. La storia delle dieci ragazze che vanno incontro allo sposo fa capire quali devono essere le condizioni dei discepoli, perché il loro incontro definitivo con il Signore, che porta a compimento il Regno dei cieli, sia un evento di salvezza e non di condanna. In questo quadro interpretativo lo sposo è Gesù che viene alla fine come Signore. Egli allora si rivelerà come giudice che esclude dalla comunione salvifica quelli che non sono pronti. Le dieci ragazze che vanno incontro allo sposo con le loro lampade sono i discepoli la cui luce deve risplendere davanti agli uomini. Ed ecco quindi un atteggiamento di ansia continua per arrivare alla sapienza del cuore, l’attesa vigile nella speranza, la veglia nelle opere di carità contro il sonno dell’inerzia e la scelta per la luce della fede.

Il motivo del ritardo dello sposo è un tema molto sentito nella comunità cristiana delle origini. Per Paolo l’atteggiamento da seguire in questa attesa prolungata è quello della pazienza-speranza, pronti a scrutare i segni misteriosi dell’agire di Dio, ad attenderlo nell’oscurità e nel silenzio, nel dolore e nella lontananza. La parabola poi non conosce solo la oscurità della notte, ma anche quella della porta chiusa: c’è un rifiuto di Dio ed un rifiuto dell’uomo che si intrecciano. Il messaggio fondamentale di Gesù è quello dell’offerta della salvezza, cui però può associarsi spesso il rifiuto dell’uomo.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 5 al 12 novembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 5 al 12 novembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 5(XXX T.O.):  
ore 8.00: per Carluccio                   
ore 9.30 (alla Motta): Ernesto e Carla                     
ore 11.00: Mariangela, Giovanni, Giuseppe, Carmela e Maria Grazia

Lunedì 6: ore 16.30

Martedì 7: ore 16.30

Mercoledì 8: ore 16.30

Giovedì 9: ore 16.30

Venerdì 10: ore 16.30

Sabato 11:
ore 17.00: Luigi Pedrazzini ed Ernando

Domenica 12(XXXII T.O.):  
ore 8.00: per la comunità
ore 9.30 (alla Motta): Mario, Letizia. Stefano e Valentino
ore 11.00: fam. Malinverni e Mandrini

Messaggio

Cari fratelli,
oggi ricorderemo i caduti di tutte le guerre: il loro giovane sangue sparso sui vari fronti di guerra sia di monito a noi nel ripudiare ogni prevaricazione di un popolo sull’altro al fine di soddisfare la sete di potere dei governanti di turno.

Passando alle letture di oggi, rileviamo come ritratto antitetico delle due Chiese, giudaica e cristiana, il profilo dei due sacerdozi, il rituale e quello materno, la definizione delle due prospettive religiose, di due diversi impegni pastorali, solo sacrale il primo, esistenziale il secondo, ci obblighino ad una chiarezza di fondo. L’impegno primario, come insegnano gli Atti, è nell’annuncio della Parola, nella preghiera e nell’esercizio della carità fraterna.

Il Vangelo di oggi è intriso di sdegno. Gesù denuncia senza esitazioni e in modo lucido tre difetti che corrono il rischio di attecchire talora nella stessa Chiesa. Il primo è il legalismo oppressivo. La fede è gioia, adesione, perdono, speranza e pace. Chi vive la religione solo come l’esecuzione di un sistema di norme, dimentica che essa è prima di tutto grazia e libertà interiore. Il secondo difetto è l’incoerenza (dicono e non fanno), una piaga della stessa comunità cristiana. Il terzo difetto è l’esibizionismo. Purtroppo spesso anche nella comunità cristiana la religione è ostentata per strumentalizzarla verso la conquista di privilegi sociali o visibilità politica. C’è poi nel brano del vangelo, in connessione con le altre letture, una precisa contestazione dell’autoritarismo. La vera autorità non si fregia di titoli pomposi, di privilegi, di artificiosi ossequi, ma si manifesta abbassandosi, come Cristo che è venuto per servire e non per essere servito. Nella Chiesa nessuno è minorenne né tantomeno deve trattare gli altri come minorenni.

 A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 29 ottobre al 5 novembre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 29 ottobre
al 5 novembre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 29(XXX T.O.):  
ore 8.00: per la comunità               
ore 9.30 (alla Motta): fam. Grazioli, Moscheni e Vecchio                     
ore 11.00: Luigi Perotti e fam. defunti      

Lunedì 30:
ore 16.30: Novena dei defunti

Martedì 31:
ore 17.00: Prefestiva per la comunità

Mercoledì 1/11 (Tutti i Santi):  
ore 8.00: Angelo Alberizzi                      
ore 9.30: per la comunità                       
ore 11.00: per la comunità                      
ore 15.00 recita del S. Rosario al cimitero

Giovedì 2:
ore 10.30: per tutti i defunti della parrocchia (al cimitero)               
ore 16.30: per tutti i defunti della parrocchia (in chiesa)

Venerdì 3: ore 16.30

Sabato 4:
ore 17.00: Filippo

Domenica 5(XXX T.O.):  
ore 8.00: per la comunità                   
ore 9.30 (alla Motta): Ernesto e Carla                     
ore 11.00: Mariangela, Giovanni, Giuseppe, Carmela e Maria Grazia

Messaggio

Cari fratelli,
ci apprestiamo a ricordare nella preghiera e nel suffragio tutti i nostri cari defunti.

Non sia un semplice ricordo che si esaurisca in una visita frettolosa e dovuta al cimitero, ma che divenga un momento di preghiera e di meditazione sul nostro destino ultimo di esseri umani, la cui parabola è destinata prima o poi a concludersi.

Domenica prossima uniremo poi nel ricordo tutti coloro, di qualsiasi estrazione o credo religioso, che hanno sacrificato la propria giovane vita per la patria ed il bene comune. Grati per il loro atto di amore, supplicheremo il Signore perché abbia pietà di loro e li accolga tra i santi del cielo.

Celebriamo oggi la festa della Dedicazione della nostra Chiesa Parrocchiale, festa che ha il rango di solennità. A onor del vero la nostra Chiesa è stata dedicata il 24 maggio del 1757, ma il periodo pasquale, che copre sempre tutto il mese di maggio, impedisce la celebra-zione di questa festa. Per motivi di opportunità il cerimoniale romano suggerisce dunque di ricordare quella data la domenica prima della solennità di Ognissanti, congiuntamente a tutte quelle Chiese delle quali si ignora la data della Dedicazione.

In questa circostanza noi celebriamo non tanto l’edificio nel quale ci raduniamo per rendere lode al Signore, che innegabilmente ha una sua importanza, quanto noi, edificio spirituale, pietre vive per la costruzione del Regno. 

A tutti  una buona settimana. Don Emilio

Settimana dal 22 al 29 ottobre 2023 CAMMINARE INSIEME

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Settimana dal 22 al 29 ottobre 2023

Calendario Liturgico

Domenica 22(XXIX T.O.):  
ore 8.00: Teresa
ore 9.30 (alla Motta): Carlo Casella    
ore 11.00:Virginio e Rita

Lunedì 23:
ore 16.30: Novena dei defunti

Martedì 24:
ore 16.30: Novena dei defunti             
ore 20.45: Roberto Rossi, Adriana Montanari, Carlo Baruffi e Pieremilio Gennari

Mercoledì 25:
ore 16.30: fam. Borloni, Grassi, Manelli e Fiocchi

Giovedì 26:
ore 16.30: Novena dei defunti

Venerdì 27:
ore 16.30: Novena dei defunti
Ore 20.45: fam. Perotti Cerri

Sabato 28:
ore 17.00: Gino Franceschini e fam.

Domenica 29(XXX T.O.):  
ore 8.00: per la comunità               
ore 9.30 (alla Motta): fam. Grazioli, Moscheni e Vecchio                     
ore 11.00: Luigi Perotti e fam. defunti      

La messa serale in suffragio dei nostri defunti è sospesa data la scarsissima affluenza di fedeli. Rimane la celebrazione pomeridiana quotidiana e la messa vespertina nei soli giorni di martedì e venerdì prossimi perché richieste in precedenza e come tali non annullabili.

Messaggio

Cari fratelli,

il monito di Cristo a non mischiare fede e politica è molto concreto.

Da un lato egli esalta la scelta di pagare le tasse come dovere umano, civile e quindi morale. Sotto il simbolo del denaro si riconosce la legittimità e quindi l’autonomia di tutta la sfera civile e politica.

D’altro canto Gesù afferma con vigore l’autonomia della sfera religiosa e della più generale dignità umana che non può essere conculcata da nessun potere politico prevaricante.

La totale dedizione a Dio nel campo della coscienza non ammette concorrenti. Il Cesare divinizzato e l’interferenza del religioso nel politico sono, quindi, contro la proposta evangelica. La fedeltà della scelta religiosa è la miglior garanzia per una sana laicità della prassi politica.

La fede se vissuta intensamente è fermento della storia. Paolo ai Tessalonicesi parla dell’impegno nella fede, dell’operosità nella carità e della costanza nella speranza.

Dice un antico mistico:

“La fede ha tre dimensioni:
fede è parola con la bocca;
fede è verità col cuore;
fede è opera coi fatti”.

A tutti  una buona settimana. Don Emilio