31Gennaio 2016

Carissimi Parrocchiani,

dopo aver contemplato la figura di Mosè quale servo che si prende cura degli israeliti nelle loro necessità, lo contempliamo ora quale uomo di preghiera. Forse questa angolatura di sguardo ci coglie un po’ di sorpresa. Spontaneamente quando pensiamo a Mosè il nostro ricordo va subito alle grandi imprese da lui compiute: ai nostri occhi egli appare primariamente come un grande uomo di azione e non di contemplazione. In realtà, se scorriamo con attenzione i testi scopriamo, con sorpresa, che parecchi testi lo presentano in atto di rivolgersi a Dio. Il suo dialogo con Lui è costante e sorprende sia per la frequenza sia per l’intensità.

Dunque, Mosè era un uomo di preghiera. Ne è prova il fatto che ogni qualvolta si trovava davanti a un problema, sapeva sollevare lo sguardo e il cuore, tendere le braccia  al cielo e pregare.

Guardando da vicino i testi possiamo rinvenire in lui tre tipologie di preghiera. Anzitutto, la preghiera di intercessione: Mosè è un uomo che si fa intercessore per gli altri.

La sua prima preghiera di intercessione è a favore un non-israelita, del faraone. Costui non era una persona atea; semplicemente non conosceva il Dio di Mosè. Mano a mano, però, che si rende conto della realtà e dell’autorità di questo Dio manifesta qualche spiraglio di apertura alla fede: in particolare, chiede a Mosè di intercedere presso Dio in favore suo e di tutto il popolo egiziano. “Pregate il Signore, perché allontani le rane da me e dal mio popolo” […] Mosè e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè supplicò il Signore riguardo alle rane, che aveva mandate contro il faraone (Es 8,4.8).

Dopo l’uscita dall’Egitto, durante il cammino nel deserto, quando Mosè è pacificamente conosciuto da tutti come il prescelto da Dio per condurre Israele nella terra promessa, lo vediamo pregare frequentemente per il suo popolo.

Prega quando gli israeliti, giunto a Massa e a Meriba, sono invasi dal terrore a motivo della mancanza d’acqua in quel luogo. Si perdono d’animo, rimpiangono l’Egitto, protestano contro Mosè: Allora Mosè e Aronne si allontanarono dalla comunità per recarsi all’ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro” (Nm 20,6).

Ugualmente, più avanti, Mosè prega il Signore per gli israeliti perché allontani da loro i serpenti velenosi che infestano il luogo in cui si trovano; Allora il popolo venne a Mosè e disse: “Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti”. Mosè pregò per il popolo. II Signore disse a Mosè: “Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita”.

Famosa è la scena nella quale Mosè prega perché gli israeliti riportino vittoria su Amalek. Egli non scende nel campo di battaglia, ma sta sul monte insieme ad Aronne e a Cur che gli sostengono le braccia. Quando Mosè con le braccia alzate prega, gli israeliti hanno la meglio sui nemici. La preghiera perseverante di Mosè permette loro di conseguire la vittoria.

don Luigi Pedrini

Calendario – 24 Gennaio 2016

Domenica 24 gennaio, III DEL TEMPO ORDINARIO
7.30: Pro Populo
9.30: Def. Ada e Egidio
11.00: Def. Cinzia Montagna e Liliana Sciorati

Lunedì 25 gennaio, Conversione di San Paolo, apostolo
16.30: Def. Oreste e Gina

Martedì 26 gennaio, Ss. Timoteo e Tito, vescovi
16.30: Per int. Off

Mercoledì 27 gennaio, Feria
16.30: Def. Silvio e Rosa Perotti

Giovedì 28 gennaio, s. Tommaso D’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa
8.30: Pro Populo

Venerdì 29 gennaio, Feria
16.30: Def. Isabella Passerini Crescenzi

Sabato 30 gennaio, Feria
15.30: Esposizione eucaristica – adorazione
16.30: Def. Piero e Anna e def. Fam. Milani

Domenica 31 gennaio, IV DEL TEMPO ORDINARIO – SAN GIOVANNI BOSCO
7.30: Def. Giuseppe Ballerini
9.30: Per int. Off.
11.00: Def. del mese di dicembre.

Avvisi – 24 Gennaio 2016

  • Sabato 23 c.m. ore 18.30: Incontro di catechesi per i ragazzi delle Medie e per gli adolescenti.
  • Domenica 24 c.m.: Catechismo regolare al mattino.
    Al termine della S. Messa delle ore 11.00 sarà in vendita il miele il cui ricavato andrà all’Associazione dell’AIFO che si prende cura degli ammalati di lebbra.
  • Dopo il ricordo nella preghiera che abbiamo avuto in questi giorni per il nostro vescovo Mons. Corrado Sanguineti siamo invitati a partecipare alla S. Messa di entrata in Diocesi che si celebrerà in Duomo alle ore 16.00.  Per i ragazzi c’è l’invito a partecipare nel pomeriggio all’incontro col Vescovo in piazza Duomo alle ore 15.00.
  • Lunedì sera alle ore 21.00 faremo nella sala parrocchiale il 3° incontro di catechesi sulle tema delle opere di misericordia. In quella sera rifletteremo sull’opera di misericordia: “Assistere gli ammalati”.
  • Martedì sera alle ore 21.00: Prove di canto.
  • Domenica prossima 31 c.m. ricorre la Festa di san Giovanni Bosco patrono della gioventù e patrono anche del nostro Oratorio. Come ogni anno ci sarà sabato sera in oratorio la tradizionale tombolata alle ore 21.00 a cui sono invitati tutti ragazzi e adulti. In quella sera consegnerò anche i diplomi per i presepi. I ragazzi che si sono prenotati per la pizza vengono in oratorio per ore 19.00.

24 Gennaio 2016

Carissimi Parrocchiani,

concludiamo la nostra riflessione sulle diverse modalità con cui Mosè ha espresso la sua missione verso gli israeliti con questa significativa riflessione di san Gregorio di Nissa.

Il Santo riflette sul fatto che Mosè, a motivo dei tanti servizi svolti ha meritato di essere chiamato “servo di Dio”. Si tratta di un appellativo “sublime” – osserva il santo –, da considerarsi come il coronamento di una vita interamente vissuta nell’obbedienza alla volontà di Dio.

Per spiegare meglio questa affermazione, egli offre una mirabile sintesi delle tappe più significative che segnano il ‘sentiero’ di Mosè per concludere che la meta vera, quella più desiderabile, era proprio quella di potersi fregiare del titolo di ‘servo’.

Le tappe che con un linguaggio puntuale, efficace e non privo di poesia ricorda sono le battaglie affrontate nelle quali ha riportato vittoria sui nemici; l’attraversamento del Mar Rosso e il cammino nel deserto con i miracoli della manna e dell’acqua fatta scaturire dalla roccia; l’esperienza di incontro con Dio sul monte Sinai nella quale ha ricevuto il dono dei comandamenti; la presa di distanza dal male e da ogni idolo attraverso un cammino di purificazione fatto in prima persona e nel quale è riuscito a coinvolgere anche gli israeliti così da restituire loro dignità e libertà.

Attraverso queste tappe Mosè ha conseguito il fine più ambito di meritarsi il titolo di “ servo di Dio”. Questo è infatti il punto di arrivo della vita spirituale. Ma ascoltiamo ora direttamente le parole di san Gregorio di Nissa:

 Apprendiamo così che, dopo essere passato per tanti successi, allora è ritenuto degno di questo appellativo sublime, in modo da esser chiamato servo di Dio, che equivale a dire che egli fu superiore a tutto […].
Che cosa ci insegnano queste parole? A guardare a un solo fine durante questa vita: essere chiamati servo di Dio grazie alla nostra condotta di vita. Quando avrai vinto tutti i nemici, l’egiziano l’amalecita l’idumeo il madianita, avrai traversato il mare, sarai stato illuminato dalla nube e addolcito dal legno, avrai bevuto dalla roccia e gustato il cibo celeste; quando con purezza e santità ti sarai aperto la strada per salire al monte e, giunto là, avrai appreso il mistero divino dalla voce della tromba e, nella tenebra che impediva di vedere, ti sarai avvicinato a Dio con la fede, e lì avrai conosciuto i misteri della tenda e la dignità del sacerdozio; quando avrai intagliato il tuo cuore, così da imprimervi le parole divine, quando avrai distrutto l’idolo d’oro, cioè avrai cancellato dalla vita la brama di possedere, quando ti sarai innalzato tanto da apparire invincibile alla magia di Balaam ( a udire magia, intendi il vario inganno di questa vita, il quale gli uomini, come incantati da una coppa di Circe, si estraniano dalla propria natura e assumono l’aspetto degli animali irragionevoli); quando sarai passato attraverso tutte queste esperienze …; quando tu avrai ridotto al niente tutto ciò che si eleva contro la tua dignità come Datan, consumandolo col fuoco come Core; allora tu ti avvicinerai al termine, e io intendo con questa parole ‘termine’ ciò in vista di cui tutto avviene: così, il termine della coltivazione dei campi è gustarne i frutti; il termine della costruzione di una casa è abitarvi; il termine del commercio è arricchirsi; infine, il termine della fatiche dello stadio è essere coronati: così, il termine della vita spirituale è essere chiamati servi di Dio (La vita di Mosé, nn. 314-317).

 

Don Luigi Pedrini

Avvisi – 17 Gennaio 2016

  • Da Lunedì 18 a lunedì 25 pregheremo per l’unità dei cristiani.
  • In questa settimana siamo chiamati a intensificare la nostra preghiera per il nuovo vescovo Mons. Corrado Sanguineti.
    In particolare, sabato prossimo pregheremo per lui con un rosario meditato durante l’adorazione eucaristica  che si svolge dalle ore 15.30 fino alle 16.20.
    Siamo invitati se possiamo a partecipare alla S. Messa di entrata in Diocesi che si celebrerà in Duomo alle ore 16.00.
    Il catechismo per i ragazzi delle elementari si svolge solo al mattino e si conclude con la S. Messa. Non si prolunga nel pomeriggio.
    C’è l’invito a partecipare nel pomeriggio all’incontro col Vescovo in piazza Duomo alle ore 14.45.
  • Mi è stato chiesto di predicare un corso di esercizi di tre giorni. Si svolgerà dal 26 al 28 febbraio a Varigotti. Il corso è per gli adulti. Se qualcuno della parrocchia vuole partecipare può dare a me l’adesione.
  • Ringrazio per l’offerta a favore dell’infanzia missionaria che è stata di 300,00. Inoltre, nei giorni scorsi ho versato un altro acconto di 1000,00 per il sagrato.
    Pertanto finora abbiamo versato 26.400,00 €.
    Ringrazio per alcune offerte straordinarie fatte alla Parrocchia in occasione del Natale che ammontano complessivamente a 4.000,00 E.
  • Ci prepariamo alla festa di San Giovanni Bosco. Come ogni anno la sera del sabato si svolge in oratorio la tradizionale tombolata. In quella sera consegnerò anche i diplomi per i presepi.
  • Domenica prossima 24 c.m. faremo la Giornata dell’AIFO. Pertanto, dopo la S. Messa delle ore 11.00 sarà in vendita il miele il cui ricavato andrà all’Associazione che si prende cura degli ammalati di lebbra. 

    RESOCONTO CARITAS

    L’offerta complessiva nell’anno 2015 raccolta durante le Ss. Messe della seconda domenica di ogni mese è stata di 2.400,00 E.

    Questa somma di denaro è stata interamente impiegata per aiutare alcune situazioni di bisogno in parrocchia.

    Inoltre abbiamo distribuito ogni mese un pacco di viveri a dieci famiglie e nell’arco dell’anno 150 chili di riso. A questo si deve aggiungere la distribuzione di alimentari che qualche parrocchiano fa pervenire regolarmente  in parrocchia e che poi vengono offerti in base alle necessità e alle richieste fatte.

    Ringrazio tutti voi per il vostro prezioso contributo, come pure quanti con me condividono la cura dei più poveri e prestano per questo il loro servizio.

     

17 Gennaio 2016

Carissimi Parrocchiani,

concludevo la settimana scorsa affermando che Mosè sta davanti a noi come un esempio luminoso di distacco e di umiltà.

A questa considerazione voglio aggiungere che per noi imitare lo spirito di servizio di Mosè vuol dire ritrovarci sulla stessa lunghezza d’onda di Gesù che nella sua vita si è fatto servo di tutti.

Ce lo ricorda bene san Paolo nel famoso testo che si trova nella sua lettera ai Filippesi nel quale coglie nel servizio vissuto in obbedienza al Padre la chiave interpretativa della vita di Gesù.

[6] Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; [7] ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, [8] umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.

[9] Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;  [10] perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11] e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,6-11).

Sullo sfondo di queste parole sta la testimonianza di Gesù stesso che in più occasioni ha interpretato la sua vita proprio in termini di servizio: Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mc 10,45).ù

A questo stile di servizio Gesù esorta ognuno di noi. Ricordiamo le parole da lui pronunciate durante l’ultima cena dopo aver lavato i piedi ai discepoli: Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io , il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio perché anche voi facciate come ho fatto io” (Gv 13,13-15). Ugualmente in un’altra occasione intervenendo nella discussione che animava i discepoli su chi tra loro fosse il più grande così li aveva istruiti: Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti (Mc 10,43-44).

Alla luce della testimonianza di Mosè e dei servizi da lui svolti, alla luce della testimonianza di Gesù, comprendiamo che il servizio che il Signore ci chiede non può essere un esercizio a ore, esercitato come una professione; è invece un servizio che coinvolge tutta la vita, è parte della nostra vita, anzi, è la nostra stessa vita; inoltre, si rende disponibile per tutti senza esclude nessuno; infine, cerca di venire incontro a tutti i bisogni dell’uomo, a partire da quelli più materiali come è il soddisfare la fame e la sete, fino ai più elevati come è l’offrire consolazione o l’intercedere nella preghiera.

 

Don Luigi Pedrini

Avvisi – 10 Gennaio 2016

  • Ieri Mons. Corrado Sanguineti ha ricevuto l’Ordinazione episcopale a Chiavari. Ora farà la sua entrata in Diocesi Domenica 24 gennaio. Nei giorni di queste due settimane che precedono la sua entrata in Diocesi avremmo per lui un particolare ricordo nella preghiera.
  • Da questa domenica riprende il catechismo regolare per la classi dal 2° alla 5° elementare. I ragazzi di 1 Elementare si ritrovano con i loro genitori domenica 17 c.m. nel pomeriggio.
  • Venerdì sera alle ore 21.00, in sala parrocchiale: Incontro per i catechisti.
  • Martedì e venerdì mattina passo per la comunione agli ammalati.
  • Martedì ore 21.00: Prove di canto per il coro.
  • Sabato con un giorno di anticipo celebriamo la memoria di sant’Antonio Abate.
    In mattinata verrò a benedire gli animali e le stalle.
    Alle ore 11.00 ci sarà la S. Messa in memoria di sant’Antonio e con un ricordo particolare per gli agricoltori.
    L’offerta per la Caritas Parrocchiale la faremo domenica prossima 17 c.m. Darò in quella domenica anche un ragguaglio delle entrate e uscite relativa alle opere di carità fatte nell’anno.

 

10 Gennaio 2016

Carissimi Parrocchiani,

dopo la pausa dovuta alle feste natalizie, prima di concludere la riflessione sulle diverse mansioni svolte da Mosè verso il popolo di Israele, vogliamo raccogliere qualche luce per noi riguardo ai servizi che ci sono assegnati.

Prendiamo spunto da questo versetto della Lettera agli Ebrei in cui si legge: In verità Mosè fu degno di fede in tutta la sua (di Dio) casa come servitore, per dare testimonianza di ciò che doveva essere annunciato più tardi (Eb 3,5-6).

Mosè ci insegna che il servizio autentico ha come sua caratteristica fondamentale la fedeltà. Egli era un uomo affidabile di cui ci si poteva fidare; in qualsiasi momento, in qualsiasi difficoltà si poteva contare: lui c’era sempre.

Non solo: in Mosè vediamo pure un uomo che era interamente dedito alla missione che gli era stata affidata, al punto da identificarsi in essa. Non coltivava progetti propri accanto alla missione. Quello che Dio gli andava chiedendo era diventato la sua stessa vita. Il progetto di Dio era diventato il suo progetto.

I santi, avendo ben compreso tutto questo, amano ripetere che la pace sta proprio in questa obbedienza fiduciosa: oboedientia et pax ripeteva spesso Papa Giovanni. Sei lì dove il Signore ti ha chiesto di servire stai in pace. Ti senti inadeguato? Non preoccuparti, non l’hai scelto tu. Dipendesse da te faresti altro, ma non dipende da te e allora adattati a quello che ti viene richiesto, fallo nel migliore dei modi in base alle tue possibilità. Anche Mosè non avrebbe voluto parlare pubblicamente; ma gli è stato chiesto e ha accettato.

È interessante, inoltre, nel versetto della Lettera agli Ebrei la precisazione: “in tutta la sua casa”. La casa di cui si parla è Israele in quanto è la casa di Dio. Pertanto, Mosè essendosi messo al servizio degli israeliti ha servito nella casa del Signore.

Col tempo la coscienza di essere un servitore nella casa di Dio è diventata sempre più viva. A differenza degli anni giovanili in cui egli guardava a Israele come qualcosa di suo e con presunzione riteneva che dipendesse da lui la sua liberazione, ora invece si rende conto che Israele è anzitutto la proprietà di Dio: Dio è la prima gida del suo poplo; egli non è che un collaboratore alla sua opera.

Proprio questa coscienza del primato che spetta a Dio spiega anche la libertà interiore di Mosè nello svolgimento della sua missione. Quando, a un certo punto, Dio gli fa capire che è giunto ormai il tempo di fermarsi, egli prontamente si fa da parte e lascia il suo posto a Giosuè.

Così Mosè sta davanti a noi anche come un esempio luminoso di distacco e di umiltà.

 Don Luigi Pedrini

06 Gennaio 2016

  • Mercoledì è la solennità dell’Epifania.
    Ricordo in particolare nel pomeriggio alle ore 15.00, al termine dei Vespri, la tradizionale benedizione dei bambini, seguita dal bacio a Gesù Bambino.
    I ragazzi possono portare nell’apposita busta la loro offerta che va per i bambini poveri delle missioni.
    Alle ore 17.00 ci sarà nel cortile della Chiesa il presepe vivente: avrà una durata di circa mezz’ora..
    Tra la funzione e l’inizio della rappresentazione potremo attendere in oratorio dove sarà offerta fetta di panettone e un po’ di cioccolata a tutti.
  • Ricordiamo nella preghiera in questi giorni Mons. Corrado Sanguineti che riceverà l’Ordinazione episcopale sabato 9 gennaio a Chiavari.
    Se qualcuno intende venire alla celebrazione usufruendo del servizio organizzato dalla Diocesi me lo faccia sapere.
    Sabato la S. Messa è al mattino alle ore 8.30.

 

Diocesi di Pavia